Ogni autobiografia costituisce un processo formativo che consente sia di conoscersi che di ri-conoscersi. Le donne, descrivendo la loro vita, analizzandola e studiandola a partire dal proprio vissuto, prendono conoscenza e consapevolezza della propria identità sessuata, del valore della propria appartenenza di genere. Per le donne, la memoria autobiografica, orale, scritta, letteraria, rappresenta una de-costruzione del soggetto e una ri-costruzione della propria immagine di genere, della propria progettazione esistenziale, del rapporto storicamente asimmetrico stabilito con gli uomini nella relazione con il mondo maschile. Attraverso l’autonarrazione le donne si appropriano del proprio sé identitario che passa per il corpo, la mente e la relazione con gli altri, creando la possibilità di ri-nominare il mondo. Il racconto di sé e la scrittura sono uno strumento importante per cercare di far emergere quell’intreccio di sentimenti che abita i contesti familiari, amicali e lavorativi. Attraverso l’autobiografia, vengono elaborati i sentimenti e le emozioni, i tempi e gli spazi delle relazioni e il vissuto acquisisce un nuovo significato legato alla capacità di uomini e donne di stabilire insieme nuovi rapporti di accettazione dell’altro e di valorizzazione delle differenze. Dando voce alle loro voci, le donne hanno costituito un metodo di ricerca pedagogico e formativo a sé stante: l’autenticità del racconto dei propri vissuti rappresenta un originale percorso identitario che, attraverso nuove forme di educazione, trasforma le condizioni di vita, di amore e di relazione.
Le donne si raccontano. Autobiografia, genere e formazione del sé / Simonetta Ulivieri. - STAMPA. - (2019), pp. 1-440.
Le donne si raccontano. Autobiografia, genere e formazione del sé
Simonetta Ulivieri
2019
Abstract
Ogni autobiografia costituisce un processo formativo che consente sia di conoscersi che di ri-conoscersi. Le donne, descrivendo la loro vita, analizzandola e studiandola a partire dal proprio vissuto, prendono conoscenza e consapevolezza della propria identità sessuata, del valore della propria appartenenza di genere. Per le donne, la memoria autobiografica, orale, scritta, letteraria, rappresenta una de-costruzione del soggetto e una ri-costruzione della propria immagine di genere, della propria progettazione esistenziale, del rapporto storicamente asimmetrico stabilito con gli uomini nella relazione con il mondo maschile. Attraverso l’autonarrazione le donne si appropriano del proprio sé identitario che passa per il corpo, la mente e la relazione con gli altri, creando la possibilità di ri-nominare il mondo. Il racconto di sé e la scrittura sono uno strumento importante per cercare di far emergere quell’intreccio di sentimenti che abita i contesti familiari, amicali e lavorativi. Attraverso l’autobiografia, vengono elaborati i sentimenti e le emozioni, i tempi e gli spazi delle relazioni e il vissuto acquisisce un nuovo significato legato alla capacità di uomini e donne di stabilire insieme nuovi rapporti di accettazione dell’altro e di valorizzazione delle differenze. Dando voce alle loro voci, le donne hanno costituito un metodo di ricerca pedagogico e formativo a sé stante: l’autenticità del racconto dei propri vissuti rappresenta un originale percorso identitario che, attraverso nuove forme di educazione, trasforma le condizioni di vita, di amore e di relazione.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.