Alberto Magno e il problema del movimento degli angeli

Il saggio cerca di ricostruire la dottrina del movimento degli angeli elaborata da Alberto Magno in particolare nel Super I Sententiarum (1243), nella Summa de creaturis (1242-1245), nel Super Dionysium De caelesti hierarchia (1248-1249) e nella prima parte della Summa theologiae sive de mirabili scientia Dei (post 1268). E’ possibile parlare in senso proprio di moto per gli angeli? All’interno di queste, Alberto riflette sui requisiti di divisibilitas e indigentia che fondano il movimento secondo la fisica aristotelica e mostra come tali requisiti siano validi, anche se in un’accezione debole (respective e secundum quid), anche per l’angelo. In particolare, la volontà, per Alberto, è la causa che rende possibile all’angelo muoversi localmente in modo continuo, senza tuttavia assumere alcuna determinazione quantitativa, ovvero restando indivisibile