Secondo la normativa italiana in materia di protezione civile i Piani di Emergenza devono essere riferiti a contesti territoriali omogenei, possibilmente sovracomunali, e coordinati agli strumenti urbanistici ordinari. Il paper illustra gli esiti di una ricerca, condotta con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Toscana e dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, che affronta la pianificazione e progettazione delle aree di emergenza all’interno di un approccio integrato al governo del territorio. Fulcro della ricerca è la definizione di un modello semi-automatico, basato su software GIS open source, che attraverso un’analisi multicriteriale del territorio faciliti l’individuazione delle aree più idonee per il ricovero delle persone sfollate e per il collocamento dei mezzi di soccorso e del personale operativo in caso di emergenza: si tratta quindi di uno strumento innovativo di supporto alle decisioni e di ottimizzazione delle risorse per le amministrazioni pubbliche nel campo del Pre-Disaster Recovery Planning. Il modello proposto può essere scalato e adattato alle specifiche necessità dei territori agendo sui parametri di input. La ricerca non si ferma all’aspetto tecnologico ma definisce anche criteri e modalità per il coordinamento tra la pianificazione territoriale e quella di emergenza (con riferimento al caso-studio toscano), accompagnati da linee guida per la progettazione delle aree secondo principi di sostenibilità territoriale e sociale nell’ottica del temporary e adaptive urbanism.

Nuovi approcci alla pianificazione dei territori a rischio / F. Alberti, R. Fiaschi, M. Natali, F. Tommasoni. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 1078-1085. (Intervento presentato al convegno 2nd International Forum on Architecture and Urbanism - IFAU '18 - Territori fragili/Fragile territories tenutosi a Pescara nel 08-10 novembre 2018).

Nuovi approcci alla pianificazione dei territori a rischio

F. Alberti;R. Fiaschi;M. Natali;F. Tommasoni
2019

Abstract

Secondo la normativa italiana in materia di protezione civile i Piani di Emergenza devono essere riferiti a contesti territoriali omogenei, possibilmente sovracomunali, e coordinati agli strumenti urbanistici ordinari. Il paper illustra gli esiti di una ricerca, condotta con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Toscana e dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, che affronta la pianificazione e progettazione delle aree di emergenza all’interno di un approccio integrato al governo del territorio. Fulcro della ricerca è la definizione di un modello semi-automatico, basato su software GIS open source, che attraverso un’analisi multicriteriale del territorio faciliti l’individuazione delle aree più idonee per il ricovero delle persone sfollate e per il collocamento dei mezzi di soccorso e del personale operativo in caso di emergenza: si tratta quindi di uno strumento innovativo di supporto alle decisioni e di ottimizzazione delle risorse per le amministrazioni pubbliche nel campo del Pre-Disaster Recovery Planning. Il modello proposto può essere scalato e adattato alle specifiche necessità dei territori agendo sui parametri di input. La ricerca non si ferma all’aspetto tecnologico ma definisce anche criteri e modalità per il coordinamento tra la pianificazione territoriale e quella di emergenza (con riferimento al caso-studio toscano), accompagnati da linee guida per la progettazione delle aree secondo principi di sostenibilità territoriale e sociale nell’ottica del temporary e adaptive urbanism.
2019
IFAU '18 ‐ Territori fragili / Fragile territories
2nd International Forum on Architecture and Urbanism - IFAU '18 - Territori fragili/Fragile territories
Pescara
08-10 novembre 2018
Goal 9: Industry, Innovation, and Infrastructure
Goal 11: Sustainable cities and communities
F. Alberti, R. Fiaschi, M. Natali, F. Tommasoni
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