Onere di allegazione e onere della prova nelle azioni di responsabilità

Le azioni di responsabilità promosse nei confronti di amministratori e sindaci sono un interessante banco di prova per l’applicazione dei principi in punto di onere di allegazione e onere della prova. L’A. muove dalla ricostruzione sistematica delle caratteristiche che le diverse azioni rivestono nel quadro generale della responsabilità civile, per poi vedere come gli oneri di allegazione e prova siano diversamente distribuiti a seconda della natura, contrattuale o extracontrattuale, della responsabilità fatta valere nelle azioni promosse dalla società o, per essa, dalla minoranza (nelle s.p.a.) o dal singolo socio (nelle s.r.l.), oppure dal socio e dal terzo che abbiano subito un danno diretto per effetto dell’illecito commesso dall’organo amministrativo o di controllo, oppure ancora in quella proposta dai creditori, disciplinata soltanto nelle s.p.a. e nei gruppi, e non espressamente prevista, invece, nelle s.r.l. Il contributo riprende anche un tema, mai del tutto risolto e di nuovo al centro del dibattito dottrinale e giurisprudenziale, quale è quello della legittimazione all’azione in caso di concessione abusiva di credito. Il saggio mette in risalto la differenza tra l’impostazione offerta dalla Cassazione nel 2001 nella celebre sentenza sulla responsabilità contrattuale per inadempimento dell’obbligazione e la ricostruzione che, ad avviso dell’A., dev’essere data rispetto alle obbligazioni di facere, dimostrando perché il principio della Cassazione si giustifichi con riferimento alle obbligazioni di dare (nelle quali sul debitore grava soltanto l’onere di dimostrare l’avvenuto pagamento), ma si attagli assai meno alle obbligazioni di facere (soprattutto del facere professionale), in cui il creditore è tenuto ad allegare un inadempimento qualificato, a collegarlo all’evento dannoso, e ad allegare e provare il pregiudizio arrecato.