Nel processo amministrativo, la legittimazione a ricorrere viene correntemente prefigurata come effettiva titolarità della situazione soggettiva azionata. Sembra, però, che questa concezione possa funzionare in modo adeguato solo (e forse non necessariamente) in un sistema di tutela centrato sull’azione costitutiva di annullamento, mentre non risulti ugualmente appagante in un sistema caratterizzato da una pluralità di azioni esperibili. In questa prospettiva, il lavoro è volto a verificare la possibilità di intendere la legittimazione a ricorrere come mera affermazione della titolarità di una situazione giuridica soggettiva, analogamente a quanto accade nel processo civile. Un adeguamento definitorio dell’istituto, in particolare, dovrebbe ritenersi imposto dal progressivo spostamento dell’oggetto del giudizio dall’atto al rapporto (o alla situazione soggettiva in ipotesi pregiudicata dal potere amministrativo) e dalla consapevolezza di una più articolata configurazione dell’interesse legittimo in confronto, da un lato, con il diritto soggettivo e, dall’altro, con l’interesse di fatto (o con interessi, come quelli sovraindividuali, dalla individuazione problematica). *** In the administrative process, the right to appeal is usually foreshadowed as effective ownership of the subjective situation activated. It seems, however, that this conception may function properly only (and perhaps not necessarily) in a system of protection centered on the constitutive action of annulment, while it is not equally satisfying in a system characterized by a plurality of actions that can be performed. In this perspective, the work is aimed at verifying the possibility of understanding the right to appeal as a mere affirmation of the ownership of a subjective juridical situation, similarly to what happens in the civil trial. A definitive adaptation of the institute, in particular, should be considered imposed by the progressive shifting of the subject of the judgment from the act to the relationship (or to the subjective situations in hypothesis prejudiced by administrative powers) and by the awareness of a more articulated configuration of legitimate interest in comparison, on the one hand, with subjective right and, on the other, with interests, such as the over-individual ones, which are problematic to identify.

Legittimazione a ricorrere, concezione soggettivistica della tutela e principio di atipicità delle azioni nel processo amministrativo / chiara cudia. - In: P. A. PERSONA E AMMINISTRAZIONE. - ISSN 2610-9050. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 99-125.

Legittimazione a ricorrere, concezione soggettivistica della tutela e principio di atipicità delle azioni nel processo amministrativo

chiara cudia
2019

Abstract

Nel processo amministrativo, la legittimazione a ricorrere viene correntemente prefigurata come effettiva titolarità della situazione soggettiva azionata. Sembra, però, che questa concezione possa funzionare in modo adeguato solo (e forse non necessariamente) in un sistema di tutela centrato sull’azione costitutiva di annullamento, mentre non risulti ugualmente appagante in un sistema caratterizzato da una pluralità di azioni esperibili. In questa prospettiva, il lavoro è volto a verificare la possibilità di intendere la legittimazione a ricorrere come mera affermazione della titolarità di una situazione giuridica soggettiva, analogamente a quanto accade nel processo civile. Un adeguamento definitorio dell’istituto, in particolare, dovrebbe ritenersi imposto dal progressivo spostamento dell’oggetto del giudizio dall’atto al rapporto (o alla situazione soggettiva in ipotesi pregiudicata dal potere amministrativo) e dalla consapevolezza di una più articolata configurazione dell’interesse legittimo in confronto, da un lato, con il diritto soggettivo e, dall’altro, con l’interesse di fatto (o con interessi, come quelli sovraindividuali, dalla individuazione problematica). *** In the administrative process, the right to appeal is usually foreshadowed as effective ownership of the subjective situation activated. It seems, however, that this conception may function properly only (and perhaps not necessarily) in a system of protection centered on the constitutive action of annulment, while it is not equally satisfying in a system characterized by a plurality of actions that can be performed. In this perspective, the work is aimed at verifying the possibility of understanding the right to appeal as a mere affirmation of the ownership of a subjective juridical situation, similarly to what happens in the civil trial. A definitive adaptation of the institute, in particular, should be considered imposed by the progressive shifting of the subject of the judgment from the act to the relationship (or to the subjective situations in hypothesis prejudiced by administrative powers) and by the awareness of a more articulated configuration of legitimate interest in comparison, on the one hand, with subjective right and, on the other, with interests, such as the over-individual ones, which are problematic to identify.
2019
99
125
chiara cudia
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