Dedicatario dei "De institutis coenobiorum" ("Institutiones") di Cassiano è Castore vescovo di Apt (Apta Iulia). La sua vita e la sua attività pastorale sono del tutto ignote e, fatta salva una biografia scritta nel XIII secolo ma considerata storicamente inattendibile, l’unica menzione coeva si deve a Cassiano, il quale, oltre a dedicargli la prima opera, ne onora la memoria nella "praefatio" al primo libro delle "Conlationes patrum", dedicato invece al fratello Leonzio. Nonostante questa scarsità di notizie, la fama di Castore non sembra essere stata trascurabile se il marsigliese Cassiano si appresta a redigere per lui il primo compendio in latino delle pratiche monastiche orientali. Un segno del prestigio del committente è già forse nella "praefatio", dove viene paragonato a Salomone. Scopo di queste pagine è pertanto quello di proporre una lettura dell’esegesi cassianea alla luce del suo ambizioso progetto di promozione del modello monastico egiziano. Il doppio paragone istituito in questa "praefatio", lungi dall’essere un mero esercizio retorico, cela la precisa volontà di ancorare teologicamente la congregatio monastica al concetto di Cristo nuovo tempio.

Monachesimo come tempio: il cantiere di Cassiano nuovo Chiram / Roberto Alciati. - In: ADAMANTIUS. - ISSN 1126-6244. - STAMPA. - 15:(2009), pp. 246-269.

Monachesimo come tempio: il cantiere di Cassiano nuovo Chiram

Roberto Alciati
2009

Abstract

Dedicatario dei "De institutis coenobiorum" ("Institutiones") di Cassiano è Castore vescovo di Apt (Apta Iulia). La sua vita e la sua attività pastorale sono del tutto ignote e, fatta salva una biografia scritta nel XIII secolo ma considerata storicamente inattendibile, l’unica menzione coeva si deve a Cassiano, il quale, oltre a dedicargli la prima opera, ne onora la memoria nella "praefatio" al primo libro delle "Conlationes patrum", dedicato invece al fratello Leonzio. Nonostante questa scarsità di notizie, la fama di Castore non sembra essere stata trascurabile se il marsigliese Cassiano si appresta a redigere per lui il primo compendio in latino delle pratiche monastiche orientali. Un segno del prestigio del committente è già forse nella "praefatio", dove viene paragonato a Salomone. Scopo di queste pagine è pertanto quello di proporre una lettura dell’esegesi cassianea alla luce del suo ambizioso progetto di promozione del modello monastico egiziano. Il doppio paragone istituito in questa "praefatio", lungi dall’essere un mero esercizio retorico, cela la precisa volontà di ancorare teologicamente la congregatio monastica al concetto di Cristo nuovo tempio.
2009
15
246
269
Roberto Alciati
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