Si esaminano le questioni che ruotano intorno ai rapporti tra norme statali e norme deontologiche, insieme a quelle sulla convivenza tra ordinamento generale e ordinamenti professionali, considerate soprattutto nella prospettiva del singolo professionista. Alla luce della vicenda del suicidio assistito, si evidenzia innanzitutto che la deontologia professionale deve risultare recessiva di fronte alle norme primarie ogni volta che in gioco siano interessi pubblici, tutelati dall'ordinamento, quale l'interesse alla salute individuale e collettiva. Si sottolineano inoltre le contraddizioni a cui vengono esposti i professionisti quando una medesima condotta è considerata lecita nell'ordinamento generale e illecita in quello professionale.
Ancora sui rapporti tra norme dello Stato e norme deontologiche. Il caso del suicidio assistito / stacca. - In: BIOLAW JOURNAL. - ISSN 2284-4503. - STAMPA. - (2020), pp. 195-199.
Ancora sui rapporti tra norme dello Stato e norme deontologiche. Il caso del suicidio assistito
stacca
2020
Abstract
Si esaminano le questioni che ruotano intorno ai rapporti tra norme statali e norme deontologiche, insieme a quelle sulla convivenza tra ordinamento generale e ordinamenti professionali, considerate soprattutto nella prospettiva del singolo professionista. Alla luce della vicenda del suicidio assistito, si evidenzia innanzitutto che la deontologia professionale deve risultare recessiva di fronte alle norme primarie ogni volta che in gioco siano interessi pubblici, tutelati dall'ordinamento, quale l'interesse alla salute individuale e collettiva. Si sottolineano inoltre le contraddizioni a cui vengono esposti i professionisti quando una medesima condotta è considerata lecita nell'ordinamento generale e illecita in quello professionale.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.