Il complesso dei dati ricavati dagli alessandrografi e in particolare quelli provenienti dal navarco cretese, erano stati tenuti in grande considerazione da Eratostene, il quale aveva “costruito” su quelle informazioni e sulla base di una lettura geometrica del mondo, una carta nella quale il Golfo Persico sembra pressoché speculare al mar Caspio, esplorato da Patrocle56: nella testimonianza di Strabone (2.5.18 C121) il Caspio si trova κατ’ἀντικρύ ri- spetto al Golfo Persico, così come il Golfo Arabico lo è rispetto al Ponto57. È questa “geometrizzazione forzata”, che imponeva la ricerca di analo- gie per costruire paralleli e meridiani necessari alla costruzione della car- ta, che può aver dettato una “dilatazione” in senso latitudinale del Golfo Persico, compreso tra il meridiano che attraversava entrambi i mari e che avrebbe suscitato le critiche di Ipparco. Quanto alla latitudine, la negata estensione dell’India verso sud – anche questa per la forzata analogia con il Paese della cannella – comportava una necessaria riduzione dell’estensione in senso Nord-sud del Golfo Persico la cui reale conformazione era “piegata” alle esigenze della carta.
Scienza geografica e sapere periplografico: le isole del lato orientale della penisola Arabica nella carta di Tolemeo / Veronica Bucciantini. - In: SILENO. - ISSN 1128-2118. - STAMPA. - 40:(2014), pp. 91-107.
Scienza geografica e sapere periplografico: le isole del lato orientale della penisola Arabica nella carta di Tolemeo
Veronica Bucciantini
2014
Abstract
Il complesso dei dati ricavati dagli alessandrografi e in particolare quelli provenienti dal navarco cretese, erano stati tenuti in grande considerazione da Eratostene, il quale aveva “costruito” su quelle informazioni e sulla base di una lettura geometrica del mondo, una carta nella quale il Golfo Persico sembra pressoché speculare al mar Caspio, esplorato da Patrocle56: nella testimonianza di Strabone (2.5.18 C121) il Caspio si trova κατ’ἀντικρύ ri- spetto al Golfo Persico, così come il Golfo Arabico lo è rispetto al Ponto57. È questa “geometrizzazione forzata”, che imponeva la ricerca di analo- gie per costruire paralleli e meridiani necessari alla costruzione della car- ta, che può aver dettato una “dilatazione” in senso latitudinale del Golfo Persico, compreso tra il meridiano che attraversava entrambi i mari e che avrebbe suscitato le critiche di Ipparco. Quanto alla latitudine, la negata estensione dell’India verso sud – anche questa per la forzata analogia con il Paese della cannella – comportava una necessaria riduzione dell’estensione in senso Nord-sud del Golfo Persico la cui reale conformazione era “piegata” alle esigenze della carta.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



