L’introduzione, con decreto Decreto Mit 4 agosto 2017, del coinvolgimento attivo di comunità locali e stakeholder come parte fondamentale del processo di costruzione del Pums, segna un’apertura di tale dominio del-la pianificazione ad una progettazione guidata dalle reali esigenze di movimento delle persone e dalla relativa offerta di modalità di spostamento sostenibile presente nei territori, segnando una sua svolta sostanziale verso un sistema di mobilità economicamente, ambientalmente e socialmente sostenibile. L'articolo, analizzando le esperienze dei percorsi di partecipazione relativi alla formazione dei PUMS della Città Metropolitana di Firenze e di quella di Torino, intende dimostrare come tale campo di possibilità, se ‘preso sul serio’ , ovvero in termini di costruzione di un processo partecipativo realmente adeguato alle peculiarità dei luoghi e delle utenze presenti nei diversi contesti terri-toriali, possa tornare a ridare al progetto di infrastrutture per la mobilità il ruolo di elemento di riconnessione fisica, ambientale e sociale dei contesti locali, sottraendolo a logiche riparative e conflittuali, che attualmente molto spesso caratterizzano sia l’agire istituzionale si la modalità di relazionarsi tra cittadini e istituzioni.
Il percorso partecipato dei Pums: l’esempio delle Città Metropolitane di Firenze e di Torino / Rossi M. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 33-35.
Il percorso partecipato dei Pums: l’esempio delle Città Metropolitane di Firenze e di Torino
Rossi M
2019
Abstract
L’introduzione, con decreto Decreto Mit 4 agosto 2017, del coinvolgimento attivo di comunità locali e stakeholder come parte fondamentale del processo di costruzione del Pums, segna un’apertura di tale dominio del-la pianificazione ad una progettazione guidata dalle reali esigenze di movimento delle persone e dalla relativa offerta di modalità di spostamento sostenibile presente nei territori, segnando una sua svolta sostanziale verso un sistema di mobilità economicamente, ambientalmente e socialmente sostenibile. L'articolo, analizzando le esperienze dei percorsi di partecipazione relativi alla formazione dei PUMS della Città Metropolitana di Firenze e di quella di Torino, intende dimostrare come tale campo di possibilità, se ‘preso sul serio’ , ovvero in termini di costruzione di un processo partecipativo realmente adeguato alle peculiarità dei luoghi e delle utenze presenti nei diversi contesti terri-toriali, possa tornare a ridare al progetto di infrastrutture per la mobilità il ruolo di elemento di riconnessione fisica, ambientale e sociale dei contesti locali, sottraendolo a logiche riparative e conflittuali, che attualmente molto spesso caratterizzano sia l’agire istituzionale si la modalità di relazionarsi tra cittadini e istituzioni.File | Dimensione | Formato | |
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