Attraverso l’analisi di diverse fonti di dati relative alla partecipazione di “non traditional adult students” alla formazione universitaria in Italia, viene illustrato il fenomeno della crescente diminuzione di immatricolazioni di studenti in età superiore ai 25 anni. La conseguente crescita del libero mercato dell’educazione e della formazione viene descritta attraverso dati che illustrano la capacità attrattiva dei diversi providers. La scarsa propensione dell’Università italiana di relazionarsi con le dinamiche evolutive delle professioni e con la domanda presente e futura di competenze viene analizzata. Un approfondimento particolare è dedicato all’area delle professioni educative e formative, viene proposto uno schema di lavoro che colmi l’assenza di un sistema di classificazione di tali professioni. L’adozione di un modello coerente con quelli adottati da Istat e Isco è considerata in relazione al suo potenziale di miglioramento del rapporto tra didattica e domanda di crescita professionale degli studenti. Il progetto Anvur sviluppato dal Gruppo TecoD Pedagogia è proposto come linea di lavoro che può favorire tale rapporto.

Margini di autonomia relativa delle Università, mercato della formazione e mercato del lavoro dei professionisti dell’educazione e della formazione / paolo federighi. - In: NUOVA SECONDARIA. - ISSN 1828-4582. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 67-79.

Margini di autonomia relativa delle Università, mercato della formazione e mercato del lavoro dei professionisti dell’educazione e della formazione

paolo federighi
2020

Abstract

Attraverso l’analisi di diverse fonti di dati relative alla partecipazione di “non traditional adult students” alla formazione universitaria in Italia, viene illustrato il fenomeno della crescente diminuzione di immatricolazioni di studenti in età superiore ai 25 anni. La conseguente crescita del libero mercato dell’educazione e della formazione viene descritta attraverso dati che illustrano la capacità attrattiva dei diversi providers. La scarsa propensione dell’Università italiana di relazionarsi con le dinamiche evolutive delle professioni e con la domanda presente e futura di competenze viene analizzata. Un approfondimento particolare è dedicato all’area delle professioni educative e formative, viene proposto uno schema di lavoro che colmi l’assenza di un sistema di classificazione di tali professioni. L’adozione di un modello coerente con quelli adottati da Istat e Isco è considerata in relazione al suo potenziale di miglioramento del rapporto tra didattica e domanda di crescita professionale degli studenti. Il progetto Anvur sviluppato dal Gruppo TecoD Pedagogia è proposto come linea di lavoro che può favorire tale rapporto.
2020
67
79
Goal 4: Quality education
paolo federighi
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