Il saggio è inserito nel numero monografico, dal titolo "Parole filmate: le lingue nel/del cinema italiano contemporaneo" (a cura di Fabio Rossi e Paolo Minuto), dei Quaderni del CSCI - Rivista annuale di cinema italiano. Il contributo osserva la prospettiva in cui la cinematografia toscana dei primi lustri del 2000 utilizza la lingua locale, mostrando modalità che sviluppano e in certa misura accentuano tratti annunciati da pellicole uscite negli ultimi anni del Novecento. Gli autori più rappresentativi sono quelli della "scena fiorentina" (da Benigni a Benvenuti; da Nuti a Pieraccioni a Ceccherini), a cui va aggiunto il caso notevole del livornese Virzì. The contribution observes the way in which the Tuscan cinematography of the early 2000s uses the local Language. This use of "tuscan Language" develops and to some extent accentuates traits announced by films released in the late years of the twentieth century. The most representative authors (often directors and actors at the same time) are those of the "Florentine scene" (from Benigni to Welcome; from Nuti to Pieraccioni to Ceccherini), to which must be added the remarkable case of the films "Livornesi" proposed by Virzì.
Regioni: Toscana / Neri Binazzi. - In: QUADERNI DEL CSCI. - ISSN 1885-1975. - STAMPA. - 16:(2020), pp. 240-243.
Regioni: Toscana
Neri Binazzi
2020
Abstract
Il saggio è inserito nel numero monografico, dal titolo "Parole filmate: le lingue nel/del cinema italiano contemporaneo" (a cura di Fabio Rossi e Paolo Minuto), dei Quaderni del CSCI - Rivista annuale di cinema italiano. Il contributo osserva la prospettiva in cui la cinematografia toscana dei primi lustri del 2000 utilizza la lingua locale, mostrando modalità che sviluppano e in certa misura accentuano tratti annunciati da pellicole uscite negli ultimi anni del Novecento. Gli autori più rappresentativi sono quelli della "scena fiorentina" (da Benigni a Benvenuti; da Nuti a Pieraccioni a Ceccherini), a cui va aggiunto il caso notevole del livornese Virzì. The contribution observes the way in which the Tuscan cinematography of the early 2000s uses the local Language. This use of "tuscan Language" develops and to some extent accentuates traits announced by films released in the late years of the twentieth century. The most representative authors (often directors and actors at the same time) are those of the "Florentine scene" (from Benigni to Welcome; from Nuti to Pieraccioni to Ceccherini), to which must be added the remarkable case of the films "Livornesi" proposed by Virzì.| File | Dimensione | Formato | |
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