Chiusa la saga Contrada: in caso di contrasto giurisprudenziale opera la colpevolezza

Nel porre fine alla“saga”dei c.d. fratelli minori del caso Contrada, la sentenza delle Sezioni Unite incommentopresenta-percosìdire-duevolti.Daunlato,v’èilvoltocheescludel’operativitàoggettivadella sentenza Contrada della Corte EDU: si tratta del volto più appariscente e per certi aspetti anchepiù“duro”, perché, attraverso una minuziosa critica alla sentenza di Strasburgo, le Sezioni Unitesembrano chiudere con forza alla prevedibilità di matrice europea in ambito nazionale. Dall’altro lato,però,èpossibileintravedereancheunvoltomenoappariscentee-percosìdire-più“dolce”eaperto,che, riguardo all’ipotesi del contrasto giurisprudenziale, riconosce margini di operatività alla impre-vedibilità della decisione, da valutarsi però sul piano soggettivo della colpevolezza: se, da un lato, ilcontrastodipersénonpuòportareallaimprevedibilitàdelladecisione,dall’altrolato,però,sipuòporrela questione, caso per caso, se il dubbio che da esso deriva sia vincibile o meno. Dalla sentenza delleSezioni Unite implicitamente emerge anche come i veri problemi di prevedibilità si potranno porre, acerte condizioni, soprattutto in presenza di un mutamento giurisprudenziale, e rispetto a questaipotesi non è da escludere che possa operare una imprevedibilità connessa alla irretroattività,esplicante quindi i suoi effetti su un piano oggettivo.