L’utilizzo del biochar come ammendante in agricoltura ha visto un deciso incremento negli ultimi anni e i benefici di questa pratica in termini di miglioramento della qualità del suolo e ottimizzazione della risorsa idrica sono ben note. Inoltre, l’applicazione del biochar ai suoli permette non solo di aumentare la fertilità del terreno, ma consente il sequestro di carbonio nei suoli, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici. In particolare, è stato stimato un tempo medio di residenza del biochar nel suolo in circa 1,000 anni, perciò il trattamento con tale ammendante può essere considerato irreversibile. Per questo un’attenta valutazione dell’effetto del trattamento anche nel lungo periodo, attraverso il monitoraggio di esperimenti di campo, risulta necessaria. I risultati riportati in letteratura mostrano gli effetti sul suolo dopo circa 1 anno dal trattamento, quindi non sufficienti per avere una effettiva valutazione dell’effetto di lungo periodo del biochar nel suolo. Le pratiche agronomiche convenzionali possono determinare una degradazione del suolo con perdite di sostanza organica, compattazione, riduzione dell’infiltrazione di acqua, e accumulo di contaminanti (organici e inorganici), ed i suoli di vigneto sono considerati tra i più degradati e stressati. Abbiamo studiato l’effetto sulle proprietà chimiche e biologiche del suolo dopo trattamento con biochar in aziende vitivinicole sia in esperimenti di campo di lungo periodo sia dopo circa 1-2 anni dal trattamento, utilizzando dosi diverse di biochar. In particolare, sono state analizzate la funzionalità, i parametri chimici, la struttura e la composizione delle comunità microbiche presenti e la fertilità del suolo. I risultati mostrano che il biochar ha un effetto positivo sui parametri valutati in particolare sulle funzioni del suolo e sulla fertilità. L’effetto benefico si esprime sia nel breve che nel lungo periodo dopo il trattamento. Abbiamo osservato un effetto positivo sui parametri chimici e biologici del suolo, mentre non sono emersi effetti sulle concentrazioni di PAHs o ecotossicità. In relazione a questi risultati, il biochar usato come fertilizzante in viticoltura, ha mostrato la sua efficacia nel miglioramento della qualità del suolo anche in esperimenti di campo di lungo periodo.

L'effetto sulla fertilità e sulle proprietà chimiche del suolo in risposta al trattamento con biochar in agricoltura: casi studio in aziende vitivinicole / Laura Giagnoni, Silvia Baronti, Anita Maienza, Giancarlo Renella, Tania Martellini, Alessandra Cincinelli, Francesco Primo Vaccari. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 16-16. (Intervento presentato al convegno XXXVIII convegno Nazionale della Società di Chimica Agraria SICA 2020 - Il contributo della chimica agraria nel contesto dell'Agenda 2030 e dei suoi SDGs).

L'effetto sulla fertilità e sulle proprietà chimiche del suolo in risposta al trattamento con biochar in agricoltura: casi studio in aziende vitivinicole

Laura Giagnoni;Tania Martellini;Alessandra Cincinelli;
2020

Abstract

L’utilizzo del biochar come ammendante in agricoltura ha visto un deciso incremento negli ultimi anni e i benefici di questa pratica in termini di miglioramento della qualità del suolo e ottimizzazione della risorsa idrica sono ben note. Inoltre, l’applicazione del biochar ai suoli permette non solo di aumentare la fertilità del terreno, ma consente il sequestro di carbonio nei suoli, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici. In particolare, è stato stimato un tempo medio di residenza del biochar nel suolo in circa 1,000 anni, perciò il trattamento con tale ammendante può essere considerato irreversibile. Per questo un’attenta valutazione dell’effetto del trattamento anche nel lungo periodo, attraverso il monitoraggio di esperimenti di campo, risulta necessaria. I risultati riportati in letteratura mostrano gli effetti sul suolo dopo circa 1 anno dal trattamento, quindi non sufficienti per avere una effettiva valutazione dell’effetto di lungo periodo del biochar nel suolo. Le pratiche agronomiche convenzionali possono determinare una degradazione del suolo con perdite di sostanza organica, compattazione, riduzione dell’infiltrazione di acqua, e accumulo di contaminanti (organici e inorganici), ed i suoli di vigneto sono considerati tra i più degradati e stressati. Abbiamo studiato l’effetto sulle proprietà chimiche e biologiche del suolo dopo trattamento con biochar in aziende vitivinicole sia in esperimenti di campo di lungo periodo sia dopo circa 1-2 anni dal trattamento, utilizzando dosi diverse di biochar. In particolare, sono state analizzate la funzionalità, i parametri chimici, la struttura e la composizione delle comunità microbiche presenti e la fertilità del suolo. I risultati mostrano che il biochar ha un effetto positivo sui parametri valutati in particolare sulle funzioni del suolo e sulla fertilità. L’effetto benefico si esprime sia nel breve che nel lungo periodo dopo il trattamento. Abbiamo osservato un effetto positivo sui parametri chimici e biologici del suolo, mentre non sono emersi effetti sulle concentrazioni di PAHs o ecotossicità. In relazione a questi risultati, il biochar usato come fertilizzante in viticoltura, ha mostrato la sua efficacia nel miglioramento della qualità del suolo anche in esperimenti di campo di lungo periodo.
2020
XXXVIII convegno Nazionale della Società di Chimica Agraria SICA 2020 - Il contributo della chimica agraria nel contesto dell'Agenda 2030 e dei suoi SDGs
XXXVIII convegno Nazionale della Società di Chimica Agraria SICA 2020 - Il contributo della chimica agraria nel contesto dell'Agenda 2030 e dei suoi SDGs
Goal 15: Life on land
Laura Giagnoni, Silvia Baronti, Anita Maienza, Giancarlo Renella, Tania Martellini, Alessandra Cincinelli, Francesco Primo Vaccari
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