La Città metropolitana di Roma Capitale (CMRC) ha recentemente intrapreso un processo complesso di riorganizzazione della governance e rigenerazione territoriale attuando una convergenza virtuosa tra le redazioni del Piano strategico metropolitano (Psm) (L. 56/2014) e dell’Agenda metropolitana per lo Sviluppo sostenibile (AsSs), promossa dal ministero dell’Ambiente (Mattm), per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile (Snsvs), e perseguire quindi le finalità adottate nel 2015 dalle Nazioni unite. Il contributo presenta il percorso in una prospettiva istituzionale, analizzando due aspetti: (1) l’approccio di governance multilivello, collaborativa e digitale, progettato e parzialmente implementato; (2) la scelta di policy metropolitana, che propone una inversione di prospettiva dalla metropoli alla città regione (da fuori verso l’interno), assumendo il capitale naturale, quale vettore di strategic making. L’approccio concettuale del processo emerso ex-post (ed evidenziato nelle conclusioni) si àncora al tema del possibilismo alla base del pensiero di Albert Hirschman. Ovvero, una grammatica per la percezione del cambiamento fondata sull’analisi critica della realtà oltre le “gabbie” e, per estensione, oltre le retoriche ereditate dal XIX secolo. Questo approccio è proposto nell’intento di promuovere un processo di capitazione istituzionale e innovazione dal basso per la costruzione di agende strategiche di sviluppo sostenibile, nutrite di strategie spaziali economiche e sociali (sconfinanti l’una nell’altra). The Metropolitan City of Rome (CMRC) has recently embarked on a complex process of governance reorganization and territorial regeneration by implementing a virtuous convergence between the Metropolitan Strategic Plan (Psm) (L. 56/2014) and the Metropolitan agenda for Sustainable Development (Amss) promoted by the Ministry of the Environment (Mattm), to contribute to the achievement of the objectives of the National Strategy for Sustainable Development (Snsvs), and therefore to pursue the goals adopted in 2015 by the United Nations. The contribution presents this path from an institutional perspective, analyzing two aspects: (1) the multilevel, collaborative and digital governance approach, designed and partially implemented; (2) the choice of metropolitan policy, which proposes a reversal of perspective from the metropolis to the city region (from outside-in), assuming natural capital, as a vector of “strategic making”. The conceptual approach of the process that emerged ex-post (and highlighted in the conclusions) is anchored to the concept of possibilism at the basis of Albert Hirschman’s thought. That is a grammar for the perception of change based on the critical analysis of reality beyond the “cages” and, by extension, beyond the rhetoric inherited from the nineteenth century. This approach is proposed in order to promote a process of institutional understanding and bottom-up innovation for the construction of strategic agendas for sustainable development, nourished by economic and social-spatial strategies (bordering on each other).

Progetto metropoli capitale naturale: l’agenda possibile della Città metropolitana di Roma Capitale / C. Perrone. - In: WORKING PAPERS. - ISSN 2465-2059. - ELETTRONICO. - 2/2020:(2020), pp. 1-9.

Progetto metropoli capitale naturale: l’agenda possibile della Città metropolitana di Roma Capitale

C. Perrone
2020

Abstract

La Città metropolitana di Roma Capitale (CMRC) ha recentemente intrapreso un processo complesso di riorganizzazione della governance e rigenerazione territoriale attuando una convergenza virtuosa tra le redazioni del Piano strategico metropolitano (Psm) (L. 56/2014) e dell’Agenda metropolitana per lo Sviluppo sostenibile (AsSs), promossa dal ministero dell’Ambiente (Mattm), per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile (Snsvs), e perseguire quindi le finalità adottate nel 2015 dalle Nazioni unite. Il contributo presenta il percorso in una prospettiva istituzionale, analizzando due aspetti: (1) l’approccio di governance multilivello, collaborativa e digitale, progettato e parzialmente implementato; (2) la scelta di policy metropolitana, che propone una inversione di prospettiva dalla metropoli alla città regione (da fuori verso l’interno), assumendo il capitale naturale, quale vettore di strategic making. L’approccio concettuale del processo emerso ex-post (ed evidenziato nelle conclusioni) si àncora al tema del possibilismo alla base del pensiero di Albert Hirschman. Ovvero, una grammatica per la percezione del cambiamento fondata sull’analisi critica della realtà oltre le “gabbie” e, per estensione, oltre le retoriche ereditate dal XIX secolo. Questo approccio è proposto nell’intento di promuovere un processo di capitazione istituzionale e innovazione dal basso per la costruzione di agende strategiche di sviluppo sostenibile, nutrite di strategie spaziali economiche e sociali (sconfinanti l’una nell’altra). The Metropolitan City of Rome (CMRC) has recently embarked on a complex process of governance reorganization and territorial regeneration by implementing a virtuous convergence between the Metropolitan Strategic Plan (Psm) (L. 56/2014) and the Metropolitan agenda for Sustainable Development (Amss) promoted by the Ministry of the Environment (Mattm), to contribute to the achievement of the objectives of the National Strategy for Sustainable Development (Snsvs), and therefore to pursue the goals adopted in 2015 by the United Nations. The contribution presents this path from an institutional perspective, analyzing two aspects: (1) the multilevel, collaborative and digital governance approach, designed and partially implemented; (2) the choice of metropolitan policy, which proposes a reversal of perspective from the metropolis to the city region (from outside-in), assuming natural capital, as a vector of “strategic making”. The conceptual approach of the process that emerged ex-post (and highlighted in the conclusions) is anchored to the concept of possibilism at the basis of Albert Hirschman’s thought. That is a grammar for the perception of change based on the critical analysis of reality beyond the “cages” and, by extension, beyond the rhetoric inherited from the nineteenth century. This approach is proposed in order to promote a process of institutional understanding and bottom-up innovation for the construction of strategic agendas for sustainable development, nourished by economic and social-spatial strategies (bordering on each other).
2020
2/2020
1
9
Goal 10: Reducing inequalities
Goal 11: Sustainable cities and communities
Goal 13: Climate action
Goal 15: Life on land
C. Perrone
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