Ad ogni innovazione nelle forme di comunicazioni ha corrisposto una drastica modificazione conseguente dell’organizzazione dello spazio, che ha portato sempre a nuove configurazioni urbane e a trasformazioni importanti di quelle esistenti, per cui è ancora tutto da immaginare come le nuove modalità di comunicazione e di trasporto, attuali ed imminenti, stiano rivisitando la città e come possano riconfigurarla inevitabilmente. L’insediamento urbano territoriale consegue, infatti, sempre l’impronta del sistema di comunicazione prevalente del momento. Inoltre, si somma alla tendenza in corso l’accelerazione provocata dalla rivoluzione telematico-terziaria, promuovendo il telelavoro ed il decentramento produttivo, inducendo al contempo al consumo indiscriminato del territorio in maniera centripeta. Le tecnologie disponibili stanno quindi alterando il concetto di 'stare', ed oramai più nessuno può ritenersi isolato da un ostacolo fisico o da distanze di tempo troppo lunghe, ed in questo la città 'dilaga' privata dalle tradizionali gerarchie. Le metodiche attivate per affrontare l'ultima epidemia hanno accentuato il concetto di isotropia insediativa/abitativa, dimostrando tutto il potenziale di questo modello, contribuendo al suo rafforzamento implicito. In definitiva, sta cambiando radicalmente il rapporto insediativo territoriale ed i valori urbani abituali, le modalità di trasporto di cose e persone in funzione dei bisogni individuali e collettivi, il valore assegnato allo spazio e con questo le dinamiche che governano le città, per cui è sempre più utile immaginare nuovi scenari trasformativi da proporre e controllare nel loro divenire, soprattutto per le città esistenti e storicizzate.
L'impronta urbana della mobilità / Claudio Zanirato. - In: CONTESTI. - ISSN 2035-5300. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 84-93.
L'impronta urbana della mobilità
Claudio Zanirato
2020
Abstract
Ad ogni innovazione nelle forme di comunicazioni ha corrisposto una drastica modificazione conseguente dell’organizzazione dello spazio, che ha portato sempre a nuove configurazioni urbane e a trasformazioni importanti di quelle esistenti, per cui è ancora tutto da immaginare come le nuove modalità di comunicazione e di trasporto, attuali ed imminenti, stiano rivisitando la città e come possano riconfigurarla inevitabilmente. L’insediamento urbano territoriale consegue, infatti, sempre l’impronta del sistema di comunicazione prevalente del momento. Inoltre, si somma alla tendenza in corso l’accelerazione provocata dalla rivoluzione telematico-terziaria, promuovendo il telelavoro ed il decentramento produttivo, inducendo al contempo al consumo indiscriminato del territorio in maniera centripeta. Le tecnologie disponibili stanno quindi alterando il concetto di 'stare', ed oramai più nessuno può ritenersi isolato da un ostacolo fisico o da distanze di tempo troppo lunghe, ed in questo la città 'dilaga' privata dalle tradizionali gerarchie. Le metodiche attivate per affrontare l'ultima epidemia hanno accentuato il concetto di isotropia insediativa/abitativa, dimostrando tutto il potenziale di questo modello, contribuendo al suo rafforzamento implicito. In definitiva, sta cambiando radicalmente il rapporto insediativo territoriale ed i valori urbani abituali, le modalità di trasporto di cose e persone in funzione dei bisogni individuali e collettivi, il valore assegnato allo spazio e con questo le dinamiche che governano le città, per cui è sempre più utile immaginare nuovi scenari trasformativi da proporre e controllare nel loro divenire, soprattutto per le città esistenti e storicizzate.File | Dimensione | Formato | |
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