L’Autore analizza fonti agiografiche e trattati di tipo parenetico e spirituale prodotti tra XII e XV secolo nell’Occidente medio latino allo scopo di rintracciarvi le connotazioni semantiche e le trasformazioni culturali presenti nella descrizione del rapporto amoroso tra Dio e gli esseri umani. Dopo aver rilevato, a partire dall’ambiente colto del XII secolo, una progressiva insistenza sul rapporto amoroso tra Dio e l’uomo tale da includere lo scambio di gesti affettuosi, l’A. insegue tale tematica in testi più tardi (XIV-XV secolo) destinati a laici e laiche. Attraverso la ricostruzione di due casi di studio precisi (Giovanni Colombini e i gesuati; Giovanni Dominici e Bartolomea degli Alberti), mostra la circolazione e il volgarizzamento di quelle tematiche, evidenziando come, ormai nel XV secolo, gli uomini di Chiesa predisposero anche gli strumenti concettuali giusti per impedire che la sequela letterale di un simile modello di comportamento che, per brevità, potremmo definire sponsale tra Cristo e gli esseri umani, potesse alimentare scelte religiose individuali non controllabili e non controllate dal clero. The author analyzes some hagiographic sources and some parenetic and spiritual treatises ‒ produced between the 12th and 15th centuries in the Middle Latin West ‒ in order to trace the semantic connotations and the cultural transformations found in the description of the loving relationship between God and human beings. After having noted a progressive insistence, starting in the learned environment of the 12th century, on the loving relationship between God and man to the extent of including the exchange of affectionate gestures, the Author follows this theme in later texts (14th and 15th centuries) written for lay people. Through a reconstruction in two precise case studies (Giovanni Colombini and the Jesuats; Giovanni Dominici and Bartolomea degli Alberti), the circulation of those themes is shown, highlighting how already in the 15th century the men of the Church devised also the right conceptual tools to prevent the literal following of a model of behavior which, for brevity, we could define as spousal between Christ and human beings. This could generate individual religious choices that were uncontrollable and in fact not controlled by the clergy, representing a serious threat to the Catholic establishment.
Dall'amore mistico all'amore "regolato" (XII-XV secolo) / Isabella Gagliardi. - In: RIFORMA E MOVIMENTI RELIGIOSI. - ISSN 2532-5000. - STAMPA. - 8:(2020), pp. 13-35.
Dall'amore mistico all'amore "regolato" (XII-XV secolo)
isabella gagliardi
2020
Abstract
L’Autore analizza fonti agiografiche e trattati di tipo parenetico e spirituale prodotti tra XII e XV secolo nell’Occidente medio latino allo scopo di rintracciarvi le connotazioni semantiche e le trasformazioni culturali presenti nella descrizione del rapporto amoroso tra Dio e gli esseri umani. Dopo aver rilevato, a partire dall’ambiente colto del XII secolo, una progressiva insistenza sul rapporto amoroso tra Dio e l’uomo tale da includere lo scambio di gesti affettuosi, l’A. insegue tale tematica in testi più tardi (XIV-XV secolo) destinati a laici e laiche. Attraverso la ricostruzione di due casi di studio precisi (Giovanni Colombini e i gesuati; Giovanni Dominici e Bartolomea degli Alberti), mostra la circolazione e il volgarizzamento di quelle tematiche, evidenziando come, ormai nel XV secolo, gli uomini di Chiesa predisposero anche gli strumenti concettuali giusti per impedire che la sequela letterale di un simile modello di comportamento che, per brevità, potremmo definire sponsale tra Cristo e gli esseri umani, potesse alimentare scelte religiose individuali non controllabili e non controllate dal clero. The author analyzes some hagiographic sources and some parenetic and spiritual treatises ‒ produced between the 12th and 15th centuries in the Middle Latin West ‒ in order to trace the semantic connotations and the cultural transformations found in the description of the loving relationship between God and human beings. After having noted a progressive insistence, starting in the learned environment of the 12th century, on the loving relationship between God and man to the extent of including the exchange of affectionate gestures, the Author follows this theme in later texts (14th and 15th centuries) written for lay people. Through a reconstruction in two precise case studies (Giovanni Colombini and the Jesuats; Giovanni Dominici and Bartolomea degli Alberti), the circulation of those themes is shown, highlighting how already in the 15th century the men of the Church devised also the right conceptual tools to prevent the literal following of a model of behavior which, for brevity, we could define as spousal between Christ and human beings. This could generate individual religious choices that were uncontrollable and in fact not controlled by the clergy, representing a serious threat to the Catholic establishment.File | Dimensione | Formato | |
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