L’offerta formativa universitaria italiana in Design ha conosciuto negli ultimi anni un fortissimo sviluppo parallelo, da un lato, all’ampliarsi del ruolo e degli ambiti di intervento del Design – e dei designer – all’inter- no del sistema produttivo e sociale e, dall’altro, al riconoscimento del ruolo del Design come motore e fattore strategico dell’innovazione. Il Design è infatti una disciplina in continua evoluzione sia dal punto di vista dei suoi contenuti, che da quello dei settori in cui opera. Al Design e ai designer viene oggi richiesto non solo di dar “forma al prodotto” ma anche di definire strategie e scenari di sviluppo a livello organizzativo e sociale oltre che, ovviamente, a livello produttivo. Il ruolo del Design si concretizza infatti nella capacità di portare innova- zione attraverso il progetto e, parallelamente, nella capacità di connes- sione tra saperi e competenze spesso distanti. Dal punto di vista professionale, le competenze dei designer sono oggi richieste non solo in una pluralità di settori produttivi – dall’arredo e complemento all’illuminazione, dai mezzi di trasporto all’elettronica di consumo, dalla moda all’exhibit design, alla creazione di prodotti per la valorizzazione dei beni culturali, nella progettazione di prodotti e complementi per la moda nelle sue differenti declinazioni, fino alle macchine utensili e a settori tradizionalmente no-design oriented –, ma anche e sempre più diffusamente all’interno delle aziende pubbliche e private nei settori più strettamente legati all’innovazione. Alle quattro anime nelle quali si è tradizionalmente declinato il Desi- gn italiano – prodotto, allestimento e interni, comunicazione, moda – si sono andate affiancando nel corso degli anni specializzazioni trasver- sali, oggi ben identificabili per la specificità degli ambiti di intervento, degli obiettivi, dei metodi, dei linguaggi. Tra questi in primo luogo il Design per la sostenibilità, il Design dei Servizi, lo Human-Centred De- sign, il Design per l’inclusione, il Design dell’interazione, ecc. Il volume raccoglie i contributi presentati al Convegno “L’offerta for- mativa in Disegno industriale e Design - Insegnare/orientare/fare DE- SIGN” (Firenze 22-24 maggio 2019), che offrono un ampio panorama delle diverse declinazioni che il Design e l’insegnamento del Design as- sumono nelle diverse realtà universitarie italiane e nei diversi ambiti di specializzazione e innovazione. La CUID, Conferenza Universitaria Italiana del Design è l’associa- zione universitaria che si occupa della formazione in design nell’uni- versità pubblica italiana e ne rappresenta le esigenze e gli orienta- menti di politica culturale. Svolge un ruolo di coordinamento e indiriz- zo dell’attività di formazione nel rispetto dell’autonomia dei singoli atenei ove sono attivi corsi di laurea triennale, magistrale e dottorale.

INSEGNARE/ORIENTARE/FARE DESIGN. L’offerta formativa universitaria italiana / Tosi. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 1-274.

INSEGNARE/ORIENTARE/FARE DESIGN. L’offerta formativa universitaria italiana

Tosi
2020

Abstract

L’offerta formativa universitaria italiana in Design ha conosciuto negli ultimi anni un fortissimo sviluppo parallelo, da un lato, all’ampliarsi del ruolo e degli ambiti di intervento del Design – e dei designer – all’inter- no del sistema produttivo e sociale e, dall’altro, al riconoscimento del ruolo del Design come motore e fattore strategico dell’innovazione. Il Design è infatti una disciplina in continua evoluzione sia dal punto di vista dei suoi contenuti, che da quello dei settori in cui opera. Al Design e ai designer viene oggi richiesto non solo di dar “forma al prodotto” ma anche di definire strategie e scenari di sviluppo a livello organizzativo e sociale oltre che, ovviamente, a livello produttivo. Il ruolo del Design si concretizza infatti nella capacità di portare innova- zione attraverso il progetto e, parallelamente, nella capacità di connes- sione tra saperi e competenze spesso distanti. Dal punto di vista professionale, le competenze dei designer sono oggi richieste non solo in una pluralità di settori produttivi – dall’arredo e complemento all’illuminazione, dai mezzi di trasporto all’elettronica di consumo, dalla moda all’exhibit design, alla creazione di prodotti per la valorizzazione dei beni culturali, nella progettazione di prodotti e complementi per la moda nelle sue differenti declinazioni, fino alle macchine utensili e a settori tradizionalmente no-design oriented –, ma anche e sempre più diffusamente all’interno delle aziende pubbliche e private nei settori più strettamente legati all’innovazione. Alle quattro anime nelle quali si è tradizionalmente declinato il Desi- gn italiano – prodotto, allestimento e interni, comunicazione, moda – si sono andate affiancando nel corso degli anni specializzazioni trasver- sali, oggi ben identificabili per la specificità degli ambiti di intervento, degli obiettivi, dei metodi, dei linguaggi. Tra questi in primo luogo il Design per la sostenibilità, il Design dei Servizi, lo Human-Centred De- sign, il Design per l’inclusione, il Design dell’interazione, ecc. Il volume raccoglie i contributi presentati al Convegno “L’offerta for- mativa in Disegno industriale e Design - Insegnare/orientare/fare DE- SIGN” (Firenze 22-24 maggio 2019), che offrono un ampio panorama delle diverse declinazioni che il Design e l’insegnamento del Design as- sumono nelle diverse realtà universitarie italiane e nei diversi ambiti di specializzazione e innovazione. La CUID, Conferenza Universitaria Italiana del Design è l’associa- zione universitaria che si occupa della formazione in design nell’uni- versità pubblica italiana e ne rappresenta le esigenze e gli orienta- menti di politica culturale. Svolge un ruolo di coordinamento e indiriz- zo dell’attività di formazione nel rispetto dell’autonomia dei singoli atenei ove sono attivi corsi di laurea triennale, magistrale e dottorale.
2020
9788835104506
Tosi
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1221633
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