Da sempre lo scritto più citato di Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica ha avuto al tempo stesso una storia editoriale complessa e travagliata, tra censure, continue riscritture e, infine, i ritrovamenti delle differenti stesure avvenuti nel corso degli ultimi decenni, fornendo così ogni volta un’immagine nuova, maggiormente articolata del testo, come di un vero e proprio work in progress mai conclusosi. Terreno fertile del confronto interdisciplinare tra filosofia e altri approcci – sociologici, mediologici, storico-artistici, antropologici –, nell’era della spettacolarizzazione della politica, della capillare diffusione e manipolabilità delle immagini in rete, della trasformazione radicale delle attitudini percettive, questo saggio non smette di offrire chiavi di lettura sorprendenti della contemporaneità. L’Associazione Italiana Walter Benjamin (AWB), prendendo spunto dalla nuova edizione critica del saggio uscita in Germania, ha dedicato un ciclo di seminari a questo testo tanto celebre quanto controverso. Gli studiosi intervenuti hanno guardato all’intera officina di lavoro di Benjamin, per affrontarne da prospettive diverse i nodi teorici: la caduta dell’aura, la dialettica tra valore espositivo e valore cultuale dell’opera d’arte, il ruolo della tecnica, l’enigmatica e profetica diade politicizzazione dell’arte/estetizzazione della politica. Il volume contiene la traduzione della prima stesura dell’Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, sinora inedita in Italia, risalente al settembre 1935. Always Walter Benjamin's most quoted piece of writing, The Work of Art in the Age of its Technical Reproducibility has at the same time had a complex and troubled publishing history, amidst censorship, continuous rewritings and, finally, the rediscoveries of the different drafts that have taken place over the last few decades, thus providing each time a new, more articulated image of the text, like a true work in progress that has never been concluded. A fertile ground of interdisciplinary confrontation between philosophy and other approaches - sociological, media, art-historical, anthropological -, in the era of the spectacularisation of politics, of the widespread diffusion and manipulability of images on the web, of the radical transformation of perceptive attitudes, this essay never ceases to offer surprising keys to interpreting contemporaneity. The Associazione Italiana Walter Benjamin (AWB), taking its cue from the new critical edition of the essay published in Germany, dedicated a series of seminars to this text as famous as it is controversial. The scholars who took part looked at Benjamin's entire body of work in order to tackle its theoretical nodes from different perspectives: the fall of the aura, the dialectic between the exhibition value and the cult value of the work of art, the role of technique, the enigmatic and prophetic dyad politicisation of art/aesthetisation of politics. The volume contains the translation of the first draft of The Work of Art in the Age of its Technical Reproducibility, hitherto unpublished in Italy, dating from September 1935.
Tecniche di esposizione. Walter Benjamin e la riproduzione dell'opera d'arte / Marina Montanelli; Massimo Palma. - STAMPA. - (2016), pp. 5-275.
Tecniche di esposizione. Walter Benjamin e la riproduzione dell'opera d'arte
Marina Montanelli
;
2016
Abstract
Da sempre lo scritto più citato di Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica ha avuto al tempo stesso una storia editoriale complessa e travagliata, tra censure, continue riscritture e, infine, i ritrovamenti delle differenti stesure avvenuti nel corso degli ultimi decenni, fornendo così ogni volta un’immagine nuova, maggiormente articolata del testo, come di un vero e proprio work in progress mai conclusosi. Terreno fertile del confronto interdisciplinare tra filosofia e altri approcci – sociologici, mediologici, storico-artistici, antropologici –, nell’era della spettacolarizzazione della politica, della capillare diffusione e manipolabilità delle immagini in rete, della trasformazione radicale delle attitudini percettive, questo saggio non smette di offrire chiavi di lettura sorprendenti della contemporaneità. L’Associazione Italiana Walter Benjamin (AWB), prendendo spunto dalla nuova edizione critica del saggio uscita in Germania, ha dedicato un ciclo di seminari a questo testo tanto celebre quanto controverso. Gli studiosi intervenuti hanno guardato all’intera officina di lavoro di Benjamin, per affrontarne da prospettive diverse i nodi teorici: la caduta dell’aura, la dialettica tra valore espositivo e valore cultuale dell’opera d’arte, il ruolo della tecnica, l’enigmatica e profetica diade politicizzazione dell’arte/estetizzazione della politica. Il volume contiene la traduzione della prima stesura dell’Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, sinora inedita in Italia, risalente al settembre 1935. Always Walter Benjamin's most quoted piece of writing, The Work of Art in the Age of its Technical Reproducibility has at the same time had a complex and troubled publishing history, amidst censorship, continuous rewritings and, finally, the rediscoveries of the different drafts that have taken place over the last few decades, thus providing each time a new, more articulated image of the text, like a true work in progress that has never been concluded. A fertile ground of interdisciplinary confrontation between philosophy and other approaches - sociological, media, art-historical, anthropological -, in the era of the spectacularisation of politics, of the widespread diffusion and manipulability of images on the web, of the radical transformation of perceptive attitudes, this essay never ceases to offer surprising keys to interpreting contemporaneity. The Associazione Italiana Walter Benjamin (AWB), taking its cue from the new critical edition of the essay published in Germany, dedicated a series of seminars to this text as famous as it is controversial. The scholars who took part looked at Benjamin's entire body of work in order to tackle its theoretical nodes from different perspectives: the fall of the aura, the dialectic between the exhibition value and the cult value of the work of art, the role of technique, the enigmatic and prophetic dyad politicisation of art/aesthetisation of politics. The volume contains the translation of the first draft of The Work of Art in the Age of its Technical Reproducibility, hitherto unpublished in Italy, dating from September 1935.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.