L’articolo ricostruisce un episodio di microstoria, finora dimenticato, della vita musicale della Firenze ottocentesca, rileggendolo alla luce dei cambiamenti politici, sociali e culturali traumatici, che investono la città all’indomani della sua proclamazione come Capitale provvisoria del Regno d’Italia. Si tratta del progetto della ripresa e «continuazione» dell’Estro poetico armonico di Benedetto Marcello, finanziato dal patrizio fiorentino Simone Vincenzo Velluti Zati e da lui affidato nel 1865 a Antonio Bazzini e Ferdinando Giorgetti. Il progetto fu promosso da personalità come Abramo Basevi e da critici musicali come Girolamo Alessandro Biaggi e Francesco D’Arcais. I documenti relativi a questa iniziativa e gli interventi pubblicati da Biaggi e D’Arcais su «La Nazione» e «L’Opinione» fanno comprendere come l’intreccio tra realtà municipale e dimensione nazionale si ripercuota anche sul discorso attorno alla musica e alla vita musicale fiorentina portato avanti dalla stampa quotidiana di quegli anni. Il ‘ritorno’ a Marcello voluto dal Duca e il discorso sulla necessità dei ‘classici’ continuamente proposto dai quotidiani assumono il valore di una ricerca identitaria collettiva che coinvolge la vita musicale, così come l’immagine e la percezione stessa della città. The article focuses on a hitherto forgotten episode of micro-history in the musical life of nineteenth-century Florence, exploring it in the context of the political, social, and cultural traumatic changes affecting the city after its proclamation as temporary capital of the Kingdom of Italy. This episode concerns the revival and ‘continuation’ of Marcello’s Estro poetico armonico, financed by the Florentine patrician Simone Vincenzo Velluti Zati and commissioned to Antonio Bazzini and Ferdinando Giorgetti. The project was promoted by personalities like Abramo Basevi and music critics like Girolamo Alessandro Biaggi and Francesco D’Arcais. Unpublished documents relating to this initiative and the articles published by Biaggi and D’Arcais in «La Nazione» and «L’Opinione» show how the intertwining of the municipal and national dimension also had repercussions on the discourse about music and Florentine musical life carried out by the periodical press in those years. The «revival» of Marcello promoted by the Duke, the discourse on the «classics» continually invoked by the local press reveal a search for identity intersecting the musical life, as well as the image and perception of the city itself.
«Sulla via di Benedetto Marcello»: il discorso sui ‘classici’ nei quotidiani di Firenze Capitale / Antonella D'Ovidio. - In: PHILOMUSICA ON-LINE. - ISSN 1826-9001. - ELETTRONICO. - 2020:(2020), pp. 85-110.
«Sulla via di Benedetto Marcello»: il discorso sui ‘classici’ nei quotidiani di Firenze Capitale
Antonella D'Ovidio
2020
Abstract
L’articolo ricostruisce un episodio di microstoria, finora dimenticato, della vita musicale della Firenze ottocentesca, rileggendolo alla luce dei cambiamenti politici, sociali e culturali traumatici, che investono la città all’indomani della sua proclamazione come Capitale provvisoria del Regno d’Italia. Si tratta del progetto della ripresa e «continuazione» dell’Estro poetico armonico di Benedetto Marcello, finanziato dal patrizio fiorentino Simone Vincenzo Velluti Zati e da lui affidato nel 1865 a Antonio Bazzini e Ferdinando Giorgetti. Il progetto fu promosso da personalità come Abramo Basevi e da critici musicali come Girolamo Alessandro Biaggi e Francesco D’Arcais. I documenti relativi a questa iniziativa e gli interventi pubblicati da Biaggi e D’Arcais su «La Nazione» e «L’Opinione» fanno comprendere come l’intreccio tra realtà municipale e dimensione nazionale si ripercuota anche sul discorso attorno alla musica e alla vita musicale fiorentina portato avanti dalla stampa quotidiana di quegli anni. Il ‘ritorno’ a Marcello voluto dal Duca e il discorso sulla necessità dei ‘classici’ continuamente proposto dai quotidiani assumono il valore di una ricerca identitaria collettiva che coinvolge la vita musicale, così come l’immagine e la percezione stessa della città. The article focuses on a hitherto forgotten episode of micro-history in the musical life of nineteenth-century Florence, exploring it in the context of the political, social, and cultural traumatic changes affecting the city after its proclamation as temporary capital of the Kingdom of Italy. This episode concerns the revival and ‘continuation’ of Marcello’s Estro poetico armonico, financed by the Florentine patrician Simone Vincenzo Velluti Zati and commissioned to Antonio Bazzini and Ferdinando Giorgetti. The project was promoted by personalities like Abramo Basevi and music critics like Girolamo Alessandro Biaggi and Francesco D’Arcais. Unpublished documents relating to this initiative and the articles published by Biaggi and D’Arcais in «La Nazione» and «L’Opinione» show how the intertwining of the municipal and national dimension also had repercussions on the discourse about music and Florentine musical life carried out by the periodical press in those years. The «revival» of Marcello promoted by the Duke, the discourse on the «classics» continually invoked by the local press reveal a search for identity intersecting the musical life, as well as the image and perception of the city itself.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Philomusica_Salmi MARCELLO (3).pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
4.33 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.33 MB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.