L'oggetto dell'articolo è il florilegio "Flores Lucii Annei Senecae Cordubensis summo labore selecti ex omnibus illius operibus" attribuito a Erasmo da Rotterdam e contenuto in un opuscolo pubblicato per la prima volta nel 1528 (ad Anversa, per i tipi di Martin de Keyser), comprendente anche una sezione di excerpta dalle opere di Cicerone. Il contributo descrive i contenuti dell’opuscolo e ne ricostruisce le vicende editoriali e tipografiche; presenta inoltre gli elementi a favore dell’effettiva attribuzione a Erasmo da Rotterdam del florilegio senecano e dell’epistola al lettore, trascritta e analizzata. L’opuscolo risulta in linea con il progetto culturale di studio e disseminazione dei testi classici supportato dall’"Antibarbarorum liber" (1520) ed è compatibile con la concezione erasmiana di "utilitas" della letteratura espressa nel "Ciceronianus" (1528). Il contributo mostra le evidenze testuali per cui l’opuscolo può essere considerato una testimonianza del lavoro editoriale svolto da Erasmo sui testi di Seneca in una fase intermedia tra le due edizioni complete delle opere senecane da lui curate ("L. A. Senecae Lucubrationes" del 1515 e "L. Annei Senecae Opera" del 1529). Gli ultimi due paragrafi sono dedicati alla ristampa del 1547 dell’opuscolo (pubblicata a Parigi da tre librai-tipografi: Mathieu David, Jacques Cailly e Jean de Roigny), in cui è assente la sezione di excerpta ciceroniani e al florilegio del 1528, contenente estratti dalle opere morali di Seneca, è aggiunto un florilegio di sentenze estrapolate dalle tragedie del medesimo autore.
I "Flores" di Seneca attribuiti a Erasmo da Rotterdam: contenuti e vicende editoriali / Arianna Capirossi. - In: MEDIOEVO E RINASCIMENTO. - ISSN 0394-7858. - STAMPA. - (2019), pp. 157-182.
I "Flores" di Seneca attribuiti a Erasmo da Rotterdam: contenuti e vicende editoriali
Arianna Capirossi
2019
Abstract
L'oggetto dell'articolo è il florilegio "Flores Lucii Annei Senecae Cordubensis summo labore selecti ex omnibus illius operibus" attribuito a Erasmo da Rotterdam e contenuto in un opuscolo pubblicato per la prima volta nel 1528 (ad Anversa, per i tipi di Martin de Keyser), comprendente anche una sezione di excerpta dalle opere di Cicerone. Il contributo descrive i contenuti dell’opuscolo e ne ricostruisce le vicende editoriali e tipografiche; presenta inoltre gli elementi a favore dell’effettiva attribuzione a Erasmo da Rotterdam del florilegio senecano e dell’epistola al lettore, trascritta e analizzata. L’opuscolo risulta in linea con il progetto culturale di studio e disseminazione dei testi classici supportato dall’"Antibarbarorum liber" (1520) ed è compatibile con la concezione erasmiana di "utilitas" della letteratura espressa nel "Ciceronianus" (1528). Il contributo mostra le evidenze testuali per cui l’opuscolo può essere considerato una testimonianza del lavoro editoriale svolto da Erasmo sui testi di Seneca in una fase intermedia tra le due edizioni complete delle opere senecane da lui curate ("L. A. Senecae Lucubrationes" del 1515 e "L. Annei Senecae Opera" del 1529). Gli ultimi due paragrafi sono dedicati alla ristampa del 1547 dell’opuscolo (pubblicata a Parigi da tre librai-tipografi: Mathieu David, Jacques Cailly e Jean de Roigny), in cui è assente la sezione di excerpta ciceroniani e al florilegio del 1528, contenente estratti dalle opere morali di Seneca, è aggiunto un florilegio di sentenze estrapolate dalle tragedie del medesimo autore.File | Dimensione | Formato | |
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