Il saggio analizza la filosofia della conoscenza del giovane Benjamin, a partire dalla sua riflessione sul rapporto tra linguaggio ed esperienza. Il confronto con i concetti kantiani e neokantiani, attraverso la critica che già Hamann mosse a Kant, conduce fino al nominalismo e alla critica all’intenzionalità husserliana della "Premessa" all’"Origine del dramma barocco tedesco". Infine viene tematizzata la catastrofe esperienziale analizzata da Benjamin a partire dalla fine degli anni Venti, legata al consolidamento del capitalismo avanzato, al primo conflitto mondiale, allo sviluppo tecnologico, all’attecchire della vita metropolitana. Le differenze di prospettiva con Dilthey, Bergson, ma anche Proust, guidano la lettura del saggio del 1939 su Baudelaire, che viene interpretato alla luce della proposta gnoseologica, etica e politica di Benjamin: non rimuovere la povertà di esperienza, ma farne una risorsa per comprendere la modernità, per agire al suo interno. The essay analyzes the philosophy of knowledge of the young Walter Benjamin starting from his reflection on the relationship between language and experience. The confrontation with Kantian and neo-Kantian concepts through the Hamann’s criticism of Kant leads to the nominalism and the criticism of Husserl’s intentionality that Benjamin develops in the "Epistemo-Critical Prologue" of the "Origin of German Tragic Drama". Then, the article deals with the catastrophe of experience examined by Benjamin starting in the late 1920s. This theme is linked to the consolidation of advanced capitalism, to the first world war, to the technological development and the metropolitan life. The perspective differences between Benjamin and Dilthey, Bergson, but also Proust, guide the reading of the Benjamin’s 1939 essay on Baudelaire, that is interpreted in the light of Benjamin’s gnoseological, ethical and political proposal: that of poverty of experience as a resource to understand modernity and to intervene inside it.

Walter Benjamin e il prisma dell'esperienza / Marina Montanelli. - In: LA CULTURA. - ISSN 0393-1560. - STAMPA. - LIII:(2015), pp. 67-89. [10.1403/79452]

Walter Benjamin e il prisma dell'esperienza

Marina Montanelli
2015

Abstract

Il saggio analizza la filosofia della conoscenza del giovane Benjamin, a partire dalla sua riflessione sul rapporto tra linguaggio ed esperienza. Il confronto con i concetti kantiani e neokantiani, attraverso la critica che già Hamann mosse a Kant, conduce fino al nominalismo e alla critica all’intenzionalità husserliana della "Premessa" all’"Origine del dramma barocco tedesco". Infine viene tematizzata la catastrofe esperienziale analizzata da Benjamin a partire dalla fine degli anni Venti, legata al consolidamento del capitalismo avanzato, al primo conflitto mondiale, allo sviluppo tecnologico, all’attecchire della vita metropolitana. Le differenze di prospettiva con Dilthey, Bergson, ma anche Proust, guidano la lettura del saggio del 1939 su Baudelaire, che viene interpretato alla luce della proposta gnoseologica, etica e politica di Benjamin: non rimuovere la povertà di esperienza, ma farne una risorsa per comprendere la modernità, per agire al suo interno. The essay analyzes the philosophy of knowledge of the young Walter Benjamin starting from his reflection on the relationship between language and experience. The confrontation with Kantian and neo-Kantian concepts through the Hamann’s criticism of Kant leads to the nominalism and the criticism of Husserl’s intentionality that Benjamin develops in the "Epistemo-Critical Prologue" of the "Origin of German Tragic Drama". Then, the article deals with the catastrophe of experience examined by Benjamin starting in the late 1920s. This theme is linked to the consolidation of advanced capitalism, to the first world war, to the technological development and the metropolitan life. The perspective differences between Benjamin and Dilthey, Bergson, but also Proust, guide the reading of the Benjamin’s 1939 essay on Baudelaire, that is interpreted in the light of Benjamin’s gnoseological, ethical and political proposal: that of poverty of experience as a resource to understand modernity and to intervene inside it.
2015
LIII
67
89
Marina Montanelli
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