Rider senza tutele. Sfruttamento su due ruote

L'articolo, che si colloca nell'ambito del dossier "Gli schiavi della porta accanto", affronta i profili di sfruttamento che caratterizzano il lavoro dei riders. In particolare, si delineano due accezioni di sfruttamento: una, atecnica, che rinvia alla condizione di chi si giova di una prestazione d’opera senza ricompensarla adeguatamente, approfittando della propria condizione privilegiata o dello stato di bisogno di chi presta l’opera; l’altra, tecnica, circoscritta dal legislatore con l’art. 603-bis del codice penale in relazione alle ipotesi delittuose di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, identificata in tutti quei casi in cui non sia rispettato il nocciolo duro della disciplina del rapporto di lavoro (retribuzione, orario di lavoro, sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro, ecc.).