Nel capitolo 17 del Libro dei Morti, uno dei più rilevanti e complessi dell’intera raccolta, compaiono due entità “demoniache” dalle caratteristiche peculiari, legate da nessi reciproci tali da meritare un approfondimento specifico. Ad un’osservazione superficiale i due esseri potrebbero apparire molto distanti, giacché il primo, Shezmu – connesso al sangue del macello, al vino e agli olii sacri – vanta una lunga storia di attestazioni testuali e iconografiche, dall’Antico Regno all’Epoca Tarda; l’altro, Medjed –“L’Oppressore” – presenta un aspetto enigmatico e una diffusione estremamente circoscritta nel tempo e nella documentazione (XXI-XXII dinastia). Tramite una più attenta analisi delle fonti disponibili, testuali e iconografiche, sarà invece possibile individuare inaspettati punti di contatto tra le due figure ed elaborare nuove proposte interpretative sulle loro caratterizzazioni, rappresentazioni e funzionalità nel panorama funerario egiziano.
Di sangue e di vino: analisi della correlazione tra le figure oltremondane Shezmu e Medjed / ILARIA CARIDDI; FRANCESCA IANNARILLI. - STAMPA. - XVII (2020):(2020), pp. 77-93. (Intervento presentato al convegno XVIII Convegno di Egittologia e Papirologia, Siracusa, 20-23 Settembre 2018, Museo del Papiro "Corrado Basile" tenutosi a Siracusa nel 20-23 Settembre 2018).
Di sangue e di vino: analisi della correlazione tra le figure oltremondane Shezmu e Medjed
ILARIA CARIDDI;
2020
Abstract
Nel capitolo 17 del Libro dei Morti, uno dei più rilevanti e complessi dell’intera raccolta, compaiono due entità “demoniache” dalle caratteristiche peculiari, legate da nessi reciproci tali da meritare un approfondimento specifico. Ad un’osservazione superficiale i due esseri potrebbero apparire molto distanti, giacché il primo, Shezmu – connesso al sangue del macello, al vino e agli olii sacri – vanta una lunga storia di attestazioni testuali e iconografiche, dall’Antico Regno all’Epoca Tarda; l’altro, Medjed –“L’Oppressore” – presenta un aspetto enigmatico e una diffusione estremamente circoscritta nel tempo e nella documentazione (XXI-XXII dinastia). Tramite una più attenta analisi delle fonti disponibili, testuali e iconografiche, sarà invece possibile individuare inaspettati punti di contatto tra le due figure ed elaborare nuove proposte interpretative sulle loro caratterizzazioni, rappresentazioni e funzionalità nel panorama funerario egiziano.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.