Negli ultimi cinquant’anni, in molti paesi dell'area mediterranea le trasformazioni insediative e urbane si sono manifestate in luoghi differentemente connotati la cui distribuzione non è governata organicamente, e si svolgono secondo ritmi discontinui, con accelerazioni e improvvisi rallentamenti, da interpretare come esiti locali di congiunture globali. L'osservazione critica degli esiti di tali accelerazioni mostra come le forze della trasformazione risultino, sempre, mal distribuite: pochi episodi progettuali connotati da chiarezza di intenti e da buon design non possono compensare le grandi quantità delle trasformazioni insediative diffuse, motivate esclusivamente all'accumulo delle risorse economiche liberate da particolari congiunture, trasformazioni insediative che per lo più si materializzano in prodotti mal funzionanti e nati obsoleti. È possibile immaginare invece una nuova stagione del riuso e di reale funzionalizzazione degli spazi trasformati, solo entro una capacità dell'attore pubblico di accompagnare una serie di pratiche diffuse e minute. Una nuova visione dello spazio pubblico che si allontani dalla concezione tradizionale di dotazione pubblica legata a elementi meramente quantitativi, e dalla rappresentatività politica funzionale alle più o meno efficaci rappresentazioni del potere, potrebbe svolgere un ruolo rilevante in questa direzione. Questo tema è indagato anche alla luce di studi e osservazioni di alcuni contesti mediterranei, proponendo un quadro disciplinare orientato alla migliore definizione di approcci e pratiche diffuse e localmente calibrate.
Una nuova stagione del riuso e della (ri)funzionalizzazione degli spazi urbani: pratiche diffuse e minute in contesti a diverso grado di trasformazione / Carta Massimo, Lucchesi Fabio. - STAMPA. - (2020), pp. 370-378. (Intervento presentato al convegno 3rd INTERNATIONAL FORUM ON ARCHITECTURE AND URBANISM. MODERNISATION AND GLOBALIZATION. tenutosi a Tirana, Albania nel 21-23 November 2019).
Una nuova stagione del riuso e della (ri)funzionalizzazione degli spazi urbani: pratiche diffuse e minute in contesti a diverso grado di trasformazione
Carta Massimo;Lucchesi Fabio
2020
Abstract
Negli ultimi cinquant’anni, in molti paesi dell'area mediterranea le trasformazioni insediative e urbane si sono manifestate in luoghi differentemente connotati la cui distribuzione non è governata organicamente, e si svolgono secondo ritmi discontinui, con accelerazioni e improvvisi rallentamenti, da interpretare come esiti locali di congiunture globali. L'osservazione critica degli esiti di tali accelerazioni mostra come le forze della trasformazione risultino, sempre, mal distribuite: pochi episodi progettuali connotati da chiarezza di intenti e da buon design non possono compensare le grandi quantità delle trasformazioni insediative diffuse, motivate esclusivamente all'accumulo delle risorse economiche liberate da particolari congiunture, trasformazioni insediative che per lo più si materializzano in prodotti mal funzionanti e nati obsoleti. È possibile immaginare invece una nuova stagione del riuso e di reale funzionalizzazione degli spazi trasformati, solo entro una capacità dell'attore pubblico di accompagnare una serie di pratiche diffuse e minute. Una nuova visione dello spazio pubblico che si allontani dalla concezione tradizionale di dotazione pubblica legata a elementi meramente quantitativi, e dalla rappresentatività politica funzionale alle più o meno efficaci rappresentazioni del potere, potrebbe svolgere un ruolo rilevante in questa direzione. Questo tema è indagato anche alla luce di studi e osservazioni di alcuni contesti mediterranei, proponendo un quadro disciplinare orientato alla migliore definizione di approcci e pratiche diffuse e localmente calibrate.File | Dimensione | Formato | |
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