Il concetto di sovranità statale ha perso vigore, capacità ordinante, centralità e nel dibattito giuridico si osserva da tempo l’emergere di una complessità ordinamentale plurale e stratificata. In questo contesto, la produzione di norme ad opera degli organi dello stato appare indebolita su un duplice versante: all’interno dei confini dello Stato e sulla scena internazionale. Sul primo versante, il potere statale cerca di riaffermarsi e legittimarsi nel confronto continuo con una società civile composita, che si articola in una molteplicità di attori e di centri di produzione normativa, sviluppandosi assai spesso secondo regole extrastatuali, espressione dell’autonomia delle formazioni presenti in essa. I numerosissimi soggetti che ormai possono creare regole, pubblici e privati, sono espressione di un pluralismo che la Carta costituzionale già all’epoca accoglieva e intendeva valorizzare e proteggere, ma di cui sarebbe stato difficile immaginare allora una dinamica così vivace. Sull’altro versante, nel contesto sovranazionale e internazionale, i processi di integrazione regionale investono ormai la stessa dimensione costituzionale, incidono su realtà che superano i confini nazionali e rispondono a logiche nuove, non riconducibili ai principi tradizionali della rappresentanza democratica. Lo scenario europeo, anch’esso composito e plurale, impone uno sforzo di cooperazione, in questo nuovo spazio si collocano le istanze della politica, le iniziative degli attori economici le rivendicazioni della società civile, che vanno oltre la dimensione nazionale. Ancora una volta si pongono dunque questioni di legittimazione, di accountability. Al contempo lo scenario europeo vede i giudici, locali e sovranazionali, protagonisti di un dialogo sempre più serrato, ove la comparazione tende ad assumere un ruolo rilevante, ma che proprio in tempi recentissimi sembra mostrare anche qualche difficoltà. I margini dello stato si sono dunque rarefatti e lo stato è stato spinto ai margini della produzione del diritto.

Il diritto oltre lo stato. Atti del VI Convegno Nazionale SIRD: Firenze, 25-27 ottobre 2018 / Vittoria Barsotti. - STAMPA. - (2021).

Il diritto oltre lo stato. Atti del VI Convegno Nazionale SIRD: Firenze, 25-27 ottobre 2018

Vittoria Barsotti
2021

Abstract

Il concetto di sovranità statale ha perso vigore, capacità ordinante, centralità e nel dibattito giuridico si osserva da tempo l’emergere di una complessità ordinamentale plurale e stratificata. In questo contesto, la produzione di norme ad opera degli organi dello stato appare indebolita su un duplice versante: all’interno dei confini dello Stato e sulla scena internazionale. Sul primo versante, il potere statale cerca di riaffermarsi e legittimarsi nel confronto continuo con una società civile composita, che si articola in una molteplicità di attori e di centri di produzione normativa, sviluppandosi assai spesso secondo regole extrastatuali, espressione dell’autonomia delle formazioni presenti in essa. I numerosissimi soggetti che ormai possono creare regole, pubblici e privati, sono espressione di un pluralismo che la Carta costituzionale già all’epoca accoglieva e intendeva valorizzare e proteggere, ma di cui sarebbe stato difficile immaginare allora una dinamica così vivace. Sull’altro versante, nel contesto sovranazionale e internazionale, i processi di integrazione regionale investono ormai la stessa dimensione costituzionale, incidono su realtà che superano i confini nazionali e rispondono a logiche nuove, non riconducibili ai principi tradizionali della rappresentanza democratica. Lo scenario europeo, anch’esso composito e plurale, impone uno sforzo di cooperazione, in questo nuovo spazio si collocano le istanze della politica, le iniziative degli attori economici le rivendicazioni della società civile, che vanno oltre la dimensione nazionale. Ancora una volta si pongono dunque questioni di legittimazione, di accountability. Al contempo lo scenario europeo vede i giudici, locali e sovranazionali, protagonisti di un dialogo sempre più serrato, ove la comparazione tende ad assumere un ruolo rilevante, ma che proprio in tempi recentissimi sembra mostrare anche qualche difficoltà. I margini dello stato si sono dunque rarefatti e lo stato è stato spinto ai margini della produzione del diritto.
2021
9-788892-137462
Vittoria Barsotti
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