Il lavoro esamina alcune recenti questioni connesse alla sorte dei contenuti digitali di natura non patrimoniale dopo la morte dell’utente, evidenziando l’attuale ruolo del testamento e le potenzialità che in questo contesto possiedono alcuni negozi ad esso alternativi in ordine alla regolazione degli interessi personali del de cuius. In questa prospettiva si mettono in luce alcune importanti indicazioni che emergono dai recenti orientamenti giurisprudenziali italiani ed europei e dagli interventi normativi interni, che, in ossequio ad una prassi ormai consolidata, attribuiscono formale riconoscimento al mandato post mortem. Schema, questo, la cui disciplina, ricostruita sulla base delle regole contrattuali e in considerazione della peculiare funzione che esso è destinato a svolgere in quest’ambito, rende la figura capace di porsi quale valida e utile alternativa al testamento, in grado di dare una valida risposta alle esigenze degli utenti in ordine al destino dei propri dati digitali per il tempo successivo alla morte. The paper examines some recent issues related to the fate of digital content of a non-patrimonial nature after the death of the user, highlighting the current role of the will and the potential in this context of some alternative transactions to it with regard to the regulation of the personal interests of the de cuius. In this perspective, some important indications emerging from recent Italian and European jurisprudential orientations and from domestic regulatory interventions are highlighted, which, in deference to a well-established practice, attribute formal recognition to the post mortem mandate. Scheme, this one, whose discipline, reconstructed on the basis of contractual rules and in consideration of the peculiar function it is intended to perform in this sphere, makes the figure capable of standing as a valid and useful alternative to the will, able to give a valid answer to the needs of users regarding the fate of their digital data for the time after death.

Patrimonio digitale e successione mortis causa / PUTORTI VINCENZO. - In: GIUSTIZIA CIVILE. - ISSN 0017-0631. - STAMPA. - (2021), pp. 163-193.

Patrimonio digitale e successione mortis causa

PUTORTI VINCENZO
2021

Abstract

Il lavoro esamina alcune recenti questioni connesse alla sorte dei contenuti digitali di natura non patrimoniale dopo la morte dell’utente, evidenziando l’attuale ruolo del testamento e le potenzialità che in questo contesto possiedono alcuni negozi ad esso alternativi in ordine alla regolazione degli interessi personali del de cuius. In questa prospettiva si mettono in luce alcune importanti indicazioni che emergono dai recenti orientamenti giurisprudenziali italiani ed europei e dagli interventi normativi interni, che, in ossequio ad una prassi ormai consolidata, attribuiscono formale riconoscimento al mandato post mortem. Schema, questo, la cui disciplina, ricostruita sulla base delle regole contrattuali e in considerazione della peculiare funzione che esso è destinato a svolgere in quest’ambito, rende la figura capace di porsi quale valida e utile alternativa al testamento, in grado di dare una valida risposta alle esigenze degli utenti in ordine al destino dei propri dati digitali per il tempo successivo alla morte. The paper examines some recent issues related to the fate of digital content of a non-patrimonial nature after the death of the user, highlighting the current role of the will and the potential in this context of some alternative transactions to it with regard to the regulation of the personal interests of the de cuius. In this perspective, some important indications emerging from recent Italian and European jurisprudential orientations and from domestic regulatory interventions are highlighted, which, in deference to a well-established practice, attribute formal recognition to the post mortem mandate. Scheme, this one, whose discipline, reconstructed on the basis of contractual rules and in consideration of the peculiar function it is intended to perform in this sphere, makes the figure capable of standing as a valid and useful alternative to the will, able to give a valid answer to the needs of users regarding the fate of their digital data for the time after death.
2021
163
193
PUTORTI VINCENZO
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