Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze possiede una importante collezione di manufatti (vasi, statuette, bronzi ecc.) provenienti dall’area egea. Tale raccolta si deve all’attività di Luigi Adriano Milani, direttore del Museo nei primi anni del 1900. Grazie ai molteplici contatti con Federico Halbherr, direttore della Missione Archeologica Italiana a Creta, e con il suo collaboratore Luigi Pernier, allora ispettore presso il Museo fiorentino e successivamente direttore degli scavi di Festos, il Milani poté assicurarsi inizialmente diversi materiali provenienti da Creta. In seguito, attraverso numerosi scambi con il Museo Pigorini di Roma e il Museo Nazionale di Atene e attraverso acquisti da privati, la collezione venne ampliata con manufatti provenienti anche dalla Grecia, dalle Cicladi e da Rodi. Nel corso degli anni, tuttavia, soprattutto a seguito dell’alluvione che colpì Firenze e il suo museo nel 1966, l’esposizione degli oggetti negli spazi museali è stata progressivamente ridotta. Il contributo si focalizza sull’intervento di restauro conservativo eseguito su dieci manufatti ceramici di area egea (periodo minoico, periodo miceneo e età greca).

Il Restauro Conservativo di dieci Ceramiche Archeologiche pertinenti all’area egea conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze / DIONISIO G.. - In: NOTIZIARIO DELLA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA. - ISSN 2035-5297. - STAMPA. - 11:(2015), pp. 9-19.

Il Restauro Conservativo di dieci Ceramiche Archeologiche pertinenti all’area egea conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze

DIONISIO G.
2015

Abstract

Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze possiede una importante collezione di manufatti (vasi, statuette, bronzi ecc.) provenienti dall’area egea. Tale raccolta si deve all’attività di Luigi Adriano Milani, direttore del Museo nei primi anni del 1900. Grazie ai molteplici contatti con Federico Halbherr, direttore della Missione Archeologica Italiana a Creta, e con il suo collaboratore Luigi Pernier, allora ispettore presso il Museo fiorentino e successivamente direttore degli scavi di Festos, il Milani poté assicurarsi inizialmente diversi materiali provenienti da Creta. In seguito, attraverso numerosi scambi con il Museo Pigorini di Roma e il Museo Nazionale di Atene e attraverso acquisti da privati, la collezione venne ampliata con manufatti provenienti anche dalla Grecia, dalle Cicladi e da Rodi. Nel corso degli anni, tuttavia, soprattutto a seguito dell’alluvione che colpì Firenze e il suo museo nel 1966, l’esposizione degli oggetti negli spazi museali è stata progressivamente ridotta. Il contributo si focalizza sull’intervento di restauro conservativo eseguito su dieci manufatti ceramici di area egea (periodo minoico, periodo miceneo e età greca).
2015
11
9
19
DIONISIO G.
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