Le difficoltà economiche dell’Italia si trascinano ormai da tempo e sono state finora ancor più insidiose perché non si sono manifestate in forme dirompenti, ma come un lento degrado che mina l’organi- smo economico e indebolisce il tessuto sociale con crescenti disu- guaglianze. Questo andamento ha reso probabilmente più difficile la maturazione di reazioni adeguate. Così, mentre il Paese perdeva terreno tra le democrazie avanzate, la nostra politica restava avvitata su se stessa in una dimensione autoreferenziale. Questa situazione stagnante è stata repentinamente smossa dal violento shock che si è abbattuto sul Paese per effetto del Coronavirus. Siamo ancora in piena emergenza e non è facile prevedere le conseguenze sul piano economico e sociale di questo evento. Certo saranno particolar- mente pesanti e determineranno una grave crisi – forse la più grave dal dopoguerra – che occorrerà fronteggiare con strumenti nuovi. Resta da vedere se l’emergenza, oltre a sollecitare una cooperazio- ne nell’immediato tra i principali attori politici e sociali, favorirà un riassetto politico-istituzionale a più lungo termine in direzione della «democrazia negoziale».
Quale democrazia per la crisi italiana? / Carlo Trigilia. - In: IL MULINO. - ISSN 0027-3120. - STAMPA. - (2020), pp. 183-203. [10.1402/96707]
Quale democrazia per la crisi italiana?
Carlo Trigilia
2020
Abstract
Le difficoltà economiche dell’Italia si trascinano ormai da tempo e sono state finora ancor più insidiose perché non si sono manifestate in forme dirompenti, ma come un lento degrado che mina l’organi- smo economico e indebolisce il tessuto sociale con crescenti disu- guaglianze. Questo andamento ha reso probabilmente più difficile la maturazione di reazioni adeguate. Così, mentre il Paese perdeva terreno tra le democrazie avanzate, la nostra politica restava avvitata su se stessa in una dimensione autoreferenziale. Questa situazione stagnante è stata repentinamente smossa dal violento shock che si è abbattuto sul Paese per effetto del Coronavirus. Siamo ancora in piena emergenza e non è facile prevedere le conseguenze sul piano economico e sociale di questo evento. Certo saranno particolar- mente pesanti e determineranno una grave crisi – forse la più grave dal dopoguerra – che occorrerà fronteggiare con strumenti nuovi. Resta da vedere se l’emergenza, oltre a sollecitare una cooperazio- ne nell’immediato tra i principali attori politici e sociali, favorirà un riassetto politico-istituzionale a più lungo termine in direzione della «democrazia negoziale».I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.