La realizzazione di nuove copie del "David", internazionalmente inteso come sintesi di Perfezione e di Bellezza in grado di comunicare anche alla Contemporaneità; lo spostamento e il ricovero dell'originale, per garantirne la conservazione (con la realizzazione della "Tribuna"); il restauro di celeberrimi gruppi scultorei e fusioni rinascimentali posti all'aperto in piazze e in punti nodali di Firenze, questi aspetti hanno costituito anche per la nuova Capitale italiana (1865-1871) e poi per quella che veniva celebrata come la «culla della Civiltà nazionale», un fulcro culturale e operativo di primaria importanza. E ciò accendendo dibattiti, questioni, slanci, interruzioni, riprese e spesso anche conclusioni, che possono essere assunte come fondamentali non solo nella realtà cittadina, ma soprattutto in un'ottica fondativa per il nuovo Stato italiano. Non solo problemi e provvedimenti tecnici, ma visioni celebrative allargate - che poi divenivano necessità conservative - per creare ambienti di storicamente rinnovata Italianità. A Firenze, tra Otto e Novecento, Politici, Intellettuali e Funzionari svolgevano un ruolo di primo piano, sperimentando politiche e prassi anche estremamente aggiornate (come nel caso di una sorta di "Manutenzione programmata" o di sole «spolverature» ispirate alla Conservazione di John Ruskin). Tutto nel segno di Michelangelo, come poi avrebbe puntualizzato con la sua opera Corrado Ricci. The creation of new copies of the "David", internationally intended as a synthesis of Perfection and Beauty capable of communicating also to the Contemporary; the displacement and recovery of the original, to ensure its conservation (with the creation of the "Tribuna"); the restoration of famous sculptural groups and Renaissance bronze castings placed outdoors in squares and at nodal points of Florence, also constituted for the new Italian capital (1865-1871) and then for what was celebrated as the "cradle of national civilization", a cultural and operational fulcrum of primary importance. And this by igniting debates, issues, impulses, interruptions, resumptions and often even conclusions, which can be taken as fundamental not only in the city, but above all in a founding perspective for the new Italian State. Not only technical problems and measures, but enlarged celebratory visions - which later became conservation needs - to create environments of historically renewed Italianity. In Florence, between the nineteenth and twentieth centuries, politicians, intellectuals and officials played a leading role, experimenting with extremely updated policies and practices (as in the case of a sort of "programmed maintenance" or just "dusting" inspired by John Ruskin's Conservation). All in the name of Michelangelo, as Corrado Ricci would later point out with his work.

Restauro 'conservativo' di Monumenti celebrativi del Cinquecento a Firenze tra Otto e Novecento e allestimenti museali per Michelangelo / Canali Ferruccio. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ DI STUDI FIORENTINI. - ISSN 2039-8581. - STAMPA. - 29:(2020), pp. 91-132.

Restauro 'conservativo' di Monumenti celebrativi del Cinquecento a Firenze tra Otto e Novecento e allestimenti museali per Michelangelo

Canali Ferruccio
2020

Abstract

La realizzazione di nuove copie del "David", internazionalmente inteso come sintesi di Perfezione e di Bellezza in grado di comunicare anche alla Contemporaneità; lo spostamento e il ricovero dell'originale, per garantirne la conservazione (con la realizzazione della "Tribuna"); il restauro di celeberrimi gruppi scultorei e fusioni rinascimentali posti all'aperto in piazze e in punti nodali di Firenze, questi aspetti hanno costituito anche per la nuova Capitale italiana (1865-1871) e poi per quella che veniva celebrata come la «culla della Civiltà nazionale», un fulcro culturale e operativo di primaria importanza. E ciò accendendo dibattiti, questioni, slanci, interruzioni, riprese e spesso anche conclusioni, che possono essere assunte come fondamentali non solo nella realtà cittadina, ma soprattutto in un'ottica fondativa per il nuovo Stato italiano. Non solo problemi e provvedimenti tecnici, ma visioni celebrative allargate - che poi divenivano necessità conservative - per creare ambienti di storicamente rinnovata Italianità. A Firenze, tra Otto e Novecento, Politici, Intellettuali e Funzionari svolgevano un ruolo di primo piano, sperimentando politiche e prassi anche estremamente aggiornate (come nel caso di una sorta di "Manutenzione programmata" o di sole «spolverature» ispirate alla Conservazione di John Ruskin). Tutto nel segno di Michelangelo, come poi avrebbe puntualizzato con la sua opera Corrado Ricci. The creation of new copies of the "David", internationally intended as a synthesis of Perfection and Beauty capable of communicating also to the Contemporary; the displacement and recovery of the original, to ensure its conservation (with the creation of the "Tribuna"); the restoration of famous sculptural groups and Renaissance bronze castings placed outdoors in squares and at nodal points of Florence, also constituted for the new Italian capital (1865-1871) and then for what was celebrated as the "cradle of national civilization", a cultural and operational fulcrum of primary importance. And this by igniting debates, issues, impulses, interruptions, resumptions and often even conclusions, which can be taken as fundamental not only in the city, but above all in a founding perspective for the new Italian State. Not only technical problems and measures, but enlarged celebratory visions - which later became conservation needs - to create environments of historically renewed Italianity. In Florence, between the nineteenth and twentieth centuries, politicians, intellectuals and officials played a leading role, experimenting with extremely updated policies and practices (as in the case of a sort of "programmed maintenance" or just "dusting" inspired by John Ruskin's Conservation). All in the name of Michelangelo, as Corrado Ricci would later point out with his work.
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29
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