Da diversi anni, in Toscana come in altre regioni italiane, si sta assistendo a ricorrenti e pesanti attacchi da parte della fillossera della vite, Daktulosphaira vitifoliae (Fitch) sulla parte epigea delle piante di vigneti commerciali. La gravità dei sintomi dovuti alle generazioni delle gallecole, in particolare sulla vegetazione apicale e sulle femminelle, ha determinato notevole apprensione in un numero sempre maggiore di viticoltori di alcune delle più prestigiose aree viticole regionali (province di Firenze, Siena e Livorno) che, sopravvalutando i danni di dette infestazioni, hanno talvolta effettuato trattamenti insetticidi inopportuni. L’attenzione del Servizio Fitosanitario della Toscana nei confronti di questa problematica ha prodotto un rinnovato interesse da parte del mondo scientifico, già sollecitato dalle recenti indagini genetiche che hanno permesso di individuare e caratterizzare in Europa differenti biotipi del fillosseride. A partire dal 2017 sono iniziate pertanto indagini volte a chiarire aspetti inerenti alla distribuzione, la biologia e la dannosità dell’afide in Toscana. In modo particolare sono state affrontate alcune tematiche riguardanti le possibili forme di svernamento dell’afide nell’agroecosistema vigneto, la dinamica di popolazione delle generazioni epigee, la comparsa delle sessupare e il ruolo da esse svolto nella diffusione della specie nonché la valutazione della dannosità causata dalla presenza di galle fogliari sulla fisiologia della pianta e sulla qualità del prodotto finale. In tutti i vigneti considerati, a prescindere dalla zona, dal vitigno e dal portinnesto, è stata rinvenuta una presenza diffusa di radicicole e dei loro tipici sintomi di attacco. I rilievi effettuati su Sangiovese hanno peraltro evidenziato una notevole variabilità nella frequenza delle nodosità, che sembra tuttavia non dipendere dal portinnesto (420 A, Kober 5BB, 1103 Paulsen, 779 Paulsen). Indagini sulla dinamica di popolazione delle gallecole sono state effettuate in due vigneti di Sangiovese nel distretto vitivinicolo di Montalcino. I risultati hanno evidenziato una marcata differenza tra i due vigneti sia in termini di infestazione media che di distribuzione delle viti attaccate: parametri che peraltro si sono mantenuti costanti per tutto il periodo di osservazione. Differenze analoghe fra i due vigneti sono state registrate anche nello studio della dinamica di popolazione delle sessupare alate, effettuato per la prima volta in Toscana, mediante l’impiego di trappole cromotropiche gialle. In effetti, mentre in un vigneto il picco di cattura si è verificato a metà settembre con ben 70 individui in media per trappola per giorno, nell’altro la massima presenza delle sessupare si è avuta a fine agosto con soli 17 individui in media. Per quanto riguarda la possibile influenza della densità delle galle fogliari sui parametri fisiologici e sulle caratteristiche qualitative dell'uva, merita sottolineare un significativo effetto negativo del livello dell’infestazione sulla fotosintesi e sul contenuto di zuccheri, antociani e polifenoli nell'uva. Al fine di approfondire ulteriormente le conoscenze sulla funzionalità delle foglie infestate dall’afide, nel 2019 sono state avviate osservazioni sulle caratteristiche morfologiche della lamina fogliare e, più precisamente sulla relazione tra presenza di galle e distribuzione di aperture stomatiche.

Bioecologia della fillossera della vite in Toscana / Sacchetti Patrizia, Bagnoli Bruno, Guidi Roberto, Nencioni Anita, Rosi Marzia Cristiana, Belcari Antonio. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 142-142. (Intervento presentato al convegno XXVI Congresso Nazionale Italiano di Entomologia tenutosi a Torino (virtuale) nel 7-11 giugno 2021).

Bioecologia della fillossera della vite in Toscana

Patrizia Sacchetti;Roberto Guidi;Anita Nencioni;Marzia C. Rosi;Antonio Belcari
2021

Abstract

Da diversi anni, in Toscana come in altre regioni italiane, si sta assistendo a ricorrenti e pesanti attacchi da parte della fillossera della vite, Daktulosphaira vitifoliae (Fitch) sulla parte epigea delle piante di vigneti commerciali. La gravità dei sintomi dovuti alle generazioni delle gallecole, in particolare sulla vegetazione apicale e sulle femminelle, ha determinato notevole apprensione in un numero sempre maggiore di viticoltori di alcune delle più prestigiose aree viticole regionali (province di Firenze, Siena e Livorno) che, sopravvalutando i danni di dette infestazioni, hanno talvolta effettuato trattamenti insetticidi inopportuni. L’attenzione del Servizio Fitosanitario della Toscana nei confronti di questa problematica ha prodotto un rinnovato interesse da parte del mondo scientifico, già sollecitato dalle recenti indagini genetiche che hanno permesso di individuare e caratterizzare in Europa differenti biotipi del fillosseride. A partire dal 2017 sono iniziate pertanto indagini volte a chiarire aspetti inerenti alla distribuzione, la biologia e la dannosità dell’afide in Toscana. In modo particolare sono state affrontate alcune tematiche riguardanti le possibili forme di svernamento dell’afide nell’agroecosistema vigneto, la dinamica di popolazione delle generazioni epigee, la comparsa delle sessupare e il ruolo da esse svolto nella diffusione della specie nonché la valutazione della dannosità causata dalla presenza di galle fogliari sulla fisiologia della pianta e sulla qualità del prodotto finale. In tutti i vigneti considerati, a prescindere dalla zona, dal vitigno e dal portinnesto, è stata rinvenuta una presenza diffusa di radicicole e dei loro tipici sintomi di attacco. I rilievi effettuati su Sangiovese hanno peraltro evidenziato una notevole variabilità nella frequenza delle nodosità, che sembra tuttavia non dipendere dal portinnesto (420 A, Kober 5BB, 1103 Paulsen, 779 Paulsen). Indagini sulla dinamica di popolazione delle gallecole sono state effettuate in due vigneti di Sangiovese nel distretto vitivinicolo di Montalcino. I risultati hanno evidenziato una marcata differenza tra i due vigneti sia in termini di infestazione media che di distribuzione delle viti attaccate: parametri che peraltro si sono mantenuti costanti per tutto il periodo di osservazione. Differenze analoghe fra i due vigneti sono state registrate anche nello studio della dinamica di popolazione delle sessupare alate, effettuato per la prima volta in Toscana, mediante l’impiego di trappole cromotropiche gialle. In effetti, mentre in un vigneto il picco di cattura si è verificato a metà settembre con ben 70 individui in media per trappola per giorno, nell’altro la massima presenza delle sessupare si è avuta a fine agosto con soli 17 individui in media. Per quanto riguarda la possibile influenza della densità delle galle fogliari sui parametri fisiologici e sulle caratteristiche qualitative dell'uva, merita sottolineare un significativo effetto negativo del livello dell’infestazione sulla fotosintesi e sul contenuto di zuccheri, antociani e polifenoli nell'uva. Al fine di approfondire ulteriormente le conoscenze sulla funzionalità delle foglie infestate dall’afide, nel 2019 sono state avviate osservazioni sulle caratteristiche morfologiche della lamina fogliare e, più precisamente sulla relazione tra presenza di galle e distribuzione di aperture stomatiche.
2021
CNIE 2021 Torino. Libro degli abstract
XXVI Congresso Nazionale Italiano di Entomologia
Torino (virtuale)
Sacchetti Patrizia, Bagnoli Bruno, Guidi Roberto, Nencioni Anita, Rosi Marzia Cristiana, Belcari Antonio
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1250320
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