Parliamo di violenza, come la più tangibile e narrabile manifestazione della discriminazione della donna e della sua disuguale identità socio-culturale. Una discriminazione, che al pari di ogni altra violenza contro i diritti umani, emerge in primo luogo dalle parole e dai loro significati. Parole di violenza, per ferire, come De Mauro annota, discorsi di odio, di intolleranza e di razzismo. Le parole e i discorsi agiscono in maniera nascosta, diciamo, apparentemente legati all’occasione specifica, ma la loro portata semantica è invece illimitata e capace di sedimentare pregiudizi, stereotipi e discriminazioni nel tempo.
Il linguaggio può salvarci dalla violenza / Benedetta Baldi. - STAMPA. - (2021), pp. 12-12.
Il linguaggio può salvarci dalla violenza
Benedetta Baldi
2021
Abstract
Parliamo di violenza, come la più tangibile e narrabile manifestazione della discriminazione della donna e della sua disuguale identità socio-culturale. Una discriminazione, che al pari di ogni altra violenza contro i diritti umani, emerge in primo luogo dalle parole e dai loro significati. Parole di violenza, per ferire, come De Mauro annota, discorsi di odio, di intolleranza e di razzismo. Le parole e i discorsi agiscono in maniera nascosta, diciamo, apparentemente legati all’occasione specifica, ma la loro portata semantica è invece illimitata e capace di sedimentare pregiudizi, stereotipi e discriminazioni nel tempo.File | Dimensione | Formato | |
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