L'atteggiamento oggettivante della fenomenologia di Husserl, manifestazione dei una indiscussa priorità dell'atteggiamento teoretico, è smussato dal riconoscimento del fatto che tale atteggiamento si fonda su un terreno di passività, pre categorialità, pre datità. Tale ammissione apre la strada al problema fenomenologico dell'inconscio. Scopo di questo intervento è di indagare le possibili interpretazioni di questa nozione non solo in Husserl ma anche in Merleau-Ponty, Michel Henry e Henry Bergson, concentrandosi in particolare su due concetti: quello di memoria e quello di impersonalità. Ciò che ne emerge sono due modi di concepire la nozione di inconscio fenomenologico: uno epistemico e uno ontologico.
Le coordinate fenomenologiche della nozione di inconscio, fra principio di manifestazione e passato impersonale / R. Lanfredini. - In: AQUINAS. - ISSN 0003-7362. - STAMPA. - LXIV:(2021), pp. 61-76.
Le coordinate fenomenologiche della nozione di inconscio, fra principio di manifestazione e passato impersonale
R. Lanfredini
2021
Abstract
L'atteggiamento oggettivante della fenomenologia di Husserl, manifestazione dei una indiscussa priorità dell'atteggiamento teoretico, è smussato dal riconoscimento del fatto che tale atteggiamento si fonda su un terreno di passività, pre categorialità, pre datità. Tale ammissione apre la strada al problema fenomenologico dell'inconscio. Scopo di questo intervento è di indagare le possibili interpretazioni di questa nozione non solo in Husserl ma anche in Merleau-Ponty, Michel Henry e Henry Bergson, concentrandosi in particolare su due concetti: quello di memoria e quello di impersonalità. Ciò che ne emerge sono due modi di concepire la nozione di inconscio fenomenologico: uno epistemico e uno ontologico.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



