Il saggio è pubblicato su una rivista scientifica di fascia A e presenta uno spiccato interesse per gli operatori teorici e pratici, trattandosi dell'analisi di un istituto rilevante per la gestione del regime patrimoniale della famiglia. Il saggio riflette sul rapporto tra bisogni e interessi della famiglia. L’interpretazione estensiva dei “bisogni della famiglia” di cui all’art. 170 c.c., ha nel tempo determinato una sostanziale disattivazione del vincolo destinatorio nel fondo patrimoniale, con particolare riferimento alle obbligazioni derivanti dalla attività professionale e d’impresa. La Cassazione, con l'ordinanza n. 2904/2021, ha innovativamente enunciato una massima d’esperienza di normale estraneità dell’attività professionale e d’impresa rispetto agli scopi familiari, restituendo così, grazie alla ripartizione dell’onere probatorio, uno spazio operativo al fondo patrimoniale. Il saggio, nel condividere la soluzione acquisita per il fondo patrimoniale, esclude che la medesima presunzione di estraneità possa operare con riferimento agli “interessi della famiglia” di cui all'art. 186, lett. c), c.c. ed alla conseguente garanzia patrimoniale offerta dai beni della comunione. The essay is published in a scientific review of class A and provides a strong interest for both practical and theoretical legal pratictioners, since it analyses an institute which is relevant for the management of the family property regime. The essay reflects upon the relationship between family's needs and interest. The extensive interpretation of the concept of “family's needs” of art. 170 c.c. has determined over the years a substantial inactivation of the link of destination typical of the “fondo patrimoniale”, with particular reference to debts concerning professional and business activities. The Italian Supreme Court's judgement n. 2904/2021 has innovatively statued a principle of experience, which assumes that professional and business activities are generally uninvolved in family's purposes. Thus, such judgement has renovated an operative space for the institute of the “fondo patrimoniale” by-means of a distribution of the burden of proof which derives from the above-mentioned simple presumption. While it endorses the described interpretative option for the “fondo patrimoniale”, the essay precludes that it can also work with the concept of “family's interests” of art. 186, lett. c), c.c., as well as with the consequent patrimonial warranty offered by the assets of the “comunione legale”.

Responsabilità patrimoniale per debiti sorti nell'esercizio dell'attività professionale e d'impresa: interessi e bisogni della famiglia / Giovanni Passagnoli. - In: PERSONA E MERCATO. - ISSN 2239-8570. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 769-775.

Responsabilità patrimoniale per debiti sorti nell'esercizio dell'attività professionale e d'impresa: interessi e bisogni della famiglia

Giovanni Passagnoli
2021

Abstract

Il saggio è pubblicato su una rivista scientifica di fascia A e presenta uno spiccato interesse per gli operatori teorici e pratici, trattandosi dell'analisi di un istituto rilevante per la gestione del regime patrimoniale della famiglia. Il saggio riflette sul rapporto tra bisogni e interessi della famiglia. L’interpretazione estensiva dei “bisogni della famiglia” di cui all’art. 170 c.c., ha nel tempo determinato una sostanziale disattivazione del vincolo destinatorio nel fondo patrimoniale, con particolare riferimento alle obbligazioni derivanti dalla attività professionale e d’impresa. La Cassazione, con l'ordinanza n. 2904/2021, ha innovativamente enunciato una massima d’esperienza di normale estraneità dell’attività professionale e d’impresa rispetto agli scopi familiari, restituendo così, grazie alla ripartizione dell’onere probatorio, uno spazio operativo al fondo patrimoniale. Il saggio, nel condividere la soluzione acquisita per il fondo patrimoniale, esclude che la medesima presunzione di estraneità possa operare con riferimento agli “interessi della famiglia” di cui all'art. 186, lett. c), c.c. ed alla conseguente garanzia patrimoniale offerta dai beni della comunione. The essay is published in a scientific review of class A and provides a strong interest for both practical and theoretical legal pratictioners, since it analyses an institute which is relevant for the management of the family property regime. The essay reflects upon the relationship between family's needs and interest. The extensive interpretation of the concept of “family's needs” of art. 170 c.c. has determined over the years a substantial inactivation of the link of destination typical of the “fondo patrimoniale”, with particular reference to debts concerning professional and business activities. The Italian Supreme Court's judgement n. 2904/2021 has innovatively statued a principle of experience, which assumes that professional and business activities are generally uninvolved in family's purposes. Thus, such judgement has renovated an operative space for the institute of the “fondo patrimoniale” by-means of a distribution of the burden of proof which derives from the above-mentioned simple presumption. While it endorses the described interpretative option for the “fondo patrimoniale”, the essay precludes that it can also work with the concept of “family's interests” of art. 186, lett. c), c.c., as well as with the consequent patrimonial warranty offered by the assets of the “comunione legale”.
2021
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Giovanni Passagnoli
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