Situato all’inizio della Valpatena, l’ipogeo di Santa Maria in Stelle diventerà il punto di partenza per indagare la presenza femminile nell’arte, nonché per illustrare il ruolo delle donne nel mondo antico. Nell’antichità domina l’invisibilità delle donne, sopraffatte da una cultura patriarcale e androcentrica. Eppure, già nel mondo romano e poi in quello cristiano, alcune donne hanno abbandonato lo spazio domestico della domus, ritagliandosi un campo di azione per niente marginale. Il diritto romano antico considera le donne eterne minori. In realtà, con il passare del tempo, la condizione femminile acquista maggiore libertà e indipendenza. Grazie ad alcune presenze femminili, sul piano reale e artistico, l’ipogeo di S. Maria in Stelle apre la disamina verso questo mundus muliebris, in cui emerge il ruolo attivo delle donne, nonché la loro presenza: dalla Roma antica allo scenario di Santa Pudenziana, dalle catacombe di San Callisto a quelle di San Gennaro a Napoli. Nel IX secolo sarà una donna, una certa Petronia, a far affrescare nell’ipogeo, per l’adempimento di un voto, una Madonna col Bambino: ciò segna non solo l’inizio del culto mariano presso l’ipogeo, ma testimonia anche il legame di genere. Le donne sono state presenti nel tessuto sociale e religioso antico e hanno lasciato vestigia significative di sé. L’ipogeo di Santa Maria in Stelle, con la sua committenza al femminile e con alcuni suoi affreschi, consente di ripercorre questa storia all’insegna dell’arte e della letteratura antica.
L’Ipogeo di Santa Maria in Stelle e il ruolo delle donne nel mondo antico tra arte e letteratura / Franchi Roberta. - In: GIORNALE DI BORDO. - ISSN 0436-0052. - STAMPA. - III serie, vol. 56:(2021), pp. 5-25.
L’Ipogeo di Santa Maria in Stelle e il ruolo delle donne nel mondo antico tra arte e letteratura
Franchi Roberta
2021
Abstract
Situato all’inizio della Valpatena, l’ipogeo di Santa Maria in Stelle diventerà il punto di partenza per indagare la presenza femminile nell’arte, nonché per illustrare il ruolo delle donne nel mondo antico. Nell’antichità domina l’invisibilità delle donne, sopraffatte da una cultura patriarcale e androcentrica. Eppure, già nel mondo romano e poi in quello cristiano, alcune donne hanno abbandonato lo spazio domestico della domus, ritagliandosi un campo di azione per niente marginale. Il diritto romano antico considera le donne eterne minori. In realtà, con il passare del tempo, la condizione femminile acquista maggiore libertà e indipendenza. Grazie ad alcune presenze femminili, sul piano reale e artistico, l’ipogeo di S. Maria in Stelle apre la disamina verso questo mundus muliebris, in cui emerge il ruolo attivo delle donne, nonché la loro presenza: dalla Roma antica allo scenario di Santa Pudenziana, dalle catacombe di San Callisto a quelle di San Gennaro a Napoli. Nel IX secolo sarà una donna, una certa Petronia, a far affrescare nell’ipogeo, per l’adempimento di un voto, una Madonna col Bambino: ciò segna non solo l’inizio del culto mariano presso l’ipogeo, ma testimonia anche il legame di genere. Le donne sono state presenti nel tessuto sociale e religioso antico e hanno lasciato vestigia significative di sé. L’ipogeo di Santa Maria in Stelle, con la sua committenza al femminile e con alcuni suoi affreschi, consente di ripercorre questa storia all’insegna dell’arte e della letteratura antica.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.