La libertà di manifestare la religione o le convinzioni personali sul luogo di lavoro e il (non sempre facile) bilanciamento degli interessi in conflitto

Nel commentare la sentenza della CGUE 15 luglio 2021 (C-804/18 e C-341/19) la nota rilegge brevemente il cammino percorso dal 2017 ad oggi e, successivamente, verificando quali opzioni siano state ritenute decisive e quali argomenti i giudici della Corte di Giustizia abbiano adottato per giustificare le valutazioni via via compiute in tema di discriminazione per motivi di religione o convinzioni personali, riflette sulle criticità che, in un contesto sempre più variegato e sempre meno uniforme, l'interpretazione del termine neutralità reca con sè.