È quasi impossibile, oggigiorno, discutere dell’uso del femminile dei nomi di professione o delle cariche senza cadere in mistificazioni o degenerare in diverbi. Lo stesso atteggiamento si ritrova più o meno in tutti settori professionali, con una maggior veemenza in quelli nei quali la presenza femminile è più recente, inusuale o comunque minoritaria. Da una parte, che si senta il bisogno di discuterne è un buon segno, perché indica che la questione è “sentita” anche al di fuori del contesto dei linguisti; dall’altra, l’opinione di molte persone – di entrambi i sessi – è ancora oggi troppo spesso viziata da nozioni imprecise o parziali, che diventano un impedimento rispetto alla possibilità stessa di confrontarsi serenamente sulla questione.
Nomi professionali femminili: singolarità o normalità? / Vera Gheno. - In: LAVORO, DIRITTI, EUROPA. - ISSN 2611-3783. - ELETTRONICO. - 2/2020:(2020), pp. 1-15.
Nomi professionali femminili: singolarità o normalità?
Vera Gheno
2020
Abstract
È quasi impossibile, oggigiorno, discutere dell’uso del femminile dei nomi di professione o delle cariche senza cadere in mistificazioni o degenerare in diverbi. Lo stesso atteggiamento si ritrova più o meno in tutti settori professionali, con una maggior veemenza in quelli nei quali la presenza femminile è più recente, inusuale o comunque minoritaria. Da una parte, che si senta il bisogno di discuterne è un buon segno, perché indica che la questione è “sentita” anche al di fuori del contesto dei linguisti; dall’altra, l’opinione di molte persone – di entrambi i sessi – è ancora oggi troppo spesso viziata da nozioni imprecise o parziali, che diventano un impedimento rispetto alla possibilità stessa di confrontarsi serenamente sulla questione.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.