Ricomposizione della Madonna detta di Costantinopoli e delle predella con sette santi, due tavole conservate al Museo Piersanti di Matelica, provenienti da Santa Maria della Piazza, analisi della particolare struttura in relazione al suo committente, il genovese Bartolomeo Colonna, profugo da Chio e stabilitosi a Matelica. Contestualizzazione dell'opera con la collaborazione fra Jacopo Bellini e il figlio Gentile verso il 1460, riconsiderata a più ampio raggio.
Jacopo e Gentile Bellini sul 1460, alla prova della filologia: la Madonna di Costantinopoli per Matelica / Andrea De Marchi. - STAMPA. - (2021), pp. 116-137. (Intervento presentato al convegno Il Museo Piersanti e la sua collezione. Studi e ricerche per i 100 anni dalla nascita tenutosi a Matelica, Museo Piersanti nel 10-17 febbraio 2018).
Jacopo e Gentile Bellini sul 1460, alla prova della filologia: la Madonna di Costantinopoli per Matelica.
Andrea De Marchi
2021
Abstract
Ricomposizione della Madonna detta di Costantinopoli e delle predella con sette santi, due tavole conservate al Museo Piersanti di Matelica, provenienti da Santa Maria della Piazza, analisi della particolare struttura in relazione al suo committente, il genovese Bartolomeo Colonna, profugo da Chio e stabilitosi a Matelica. Contestualizzazione dell'opera con la collaborazione fra Jacopo Bellini e il figlio Gentile verso il 1460, riconsiderata a più ampio raggio.File | Dimensione | Formato | |
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