EFFETTI DELLA TERAPIA PRE-RICOVERO CON ANTAGONISTI DEL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA IN PAZIENTI DI ETÀ AVANZATA CON COVID-19. DAL REGISTRO GEROCOVID DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA

Gli antagonisti del sistema renina-angiotensina (RASa) sono tra i farmaci di maggiore importanza per il trattamento delle più frequenti patologie cardiovascolari del paziente anziano, quali ipertensione arteriosa e scompenso cardiaco. Il loro utilizzo è stato tuttavia associato a manifestazioni più gravi di COVID-19, dato che, se da una parte la maggior produzione di angiotensina-1-7, indotta dalla terapia, costituirebbe un meccanismo protettivo per lo sviluppo di ARDS, dall’altra, la maggior espressione di ACE2 faciliterebbe una più alta penetrazione cellulare del virus SARS-CoV-2. I risultati dei principali studi sono ancora contraddittori. Scopo di questa analisi è stato valutare l’associazione fra uso di RASa precedente il ricovero e prognosi ospedaliera in pazienti anziani con COVID-19 ricoverati in unità per acuti. A questo riguardo, l’età stessa sembra essere correlata a una più alta concentrazione di ACE2, potendo così giustificare anche un maggior rischio a livello cellulare. CONCLUSIONI: I dati del Registro GeroCovid per acuti suggeriscono, in una popolazione di età avanzata - la più esposta alle complicanze del COVID-19 - che la terapia con RASa pre-ricovero non si associa a una maggior prevalenza di segni e sintomi di malattia grave, e, anzi, potrebbe correlarsi a una riduzione della mortalità ospedaliera. Infine, non può essere escluso che l’utilizzo dei RASa sia un marker di una maggiore aderenza alle linee guida per il trattamento delle patologie cardiovascolari.