In questo testo vengono riuniti tre grandi intellettuali grazie alla coincidenza di idee rispetto ai temi della città come campo di forze sociali. Questa vicinanza intellettuale fa da pretesto per proporre un ragionamento su tre punti che, le loro rispettive posizioni culturali, mi paiono portare in forte evidenza. Il primo riguarda la variabilità della città, il ruolo del caos nei processi di apprendimento e, per con- seguenza, il ruolo del progetto e del progettista, di città o di storie; il tutto in una anticipazione degli studi sulla complessità applicati all’ambito urbano. Il secondo si rifà all’idea di città aperta, o di parola per tutti, che sottende una visione morale del lavoro intellettuale che ha a che vedere non con il genio personale, ma con la rappresentazione di una volontà collettiva. Il terzo guarda alla didattica intesa non come trasmissione di un sapere codificato, ma come percorso di liberazione della fantasia o, con le parole di Rodari, della fantastica. This text brings together three great intellectuals thanks to the coincidence of ideas with regard the themes of the city as a field of social forces. This intellectual affinity is a pretext for proposing a reasoning on three points which, their respective cultural po- sitions seem to me highlight strongly. The first concerns the variability of the city, the role of chaos in learning processes and, as a result, the role of the project and of the designer, of cities or stories; all in a anticipation of the studies on complexity applied to the urban environment. The second refers to the idea of an open city, or a word for everyone, which underlies a moral vision of intellectual work that has to do, not with personal genius, but with the representation of a collective wish. The third one looks at didactics not as a transmission of codified knowledge, but as a path of liberation of fantasy or, in the words of Rodari, of the fantastic.

La città con l’esse davanti. Michelucci, De Carlo, Rodari: spunti per una fantasia disubbidiente / Iacopo Zetti. - In: CRIOS. - ISSN 2279-8986. - STAMPA. - 21:(2021), pp. 4-17. [10.3280/CRIOS2021-021002]

La città con l’esse davanti. Michelucci, De Carlo, Rodari: spunti per una fantasia disubbidiente

Iacopo Zetti
2021

Abstract

In questo testo vengono riuniti tre grandi intellettuali grazie alla coincidenza di idee rispetto ai temi della città come campo di forze sociali. Questa vicinanza intellettuale fa da pretesto per proporre un ragionamento su tre punti che, le loro rispettive posizioni culturali, mi paiono portare in forte evidenza. Il primo riguarda la variabilità della città, il ruolo del caos nei processi di apprendimento e, per con- seguenza, il ruolo del progetto e del progettista, di città o di storie; il tutto in una anticipazione degli studi sulla complessità applicati all’ambito urbano. Il secondo si rifà all’idea di città aperta, o di parola per tutti, che sottende una visione morale del lavoro intellettuale che ha a che vedere non con il genio personale, ma con la rappresentazione di una volontà collettiva. Il terzo guarda alla didattica intesa non come trasmissione di un sapere codificato, ma come percorso di liberazione della fantasia o, con le parole di Rodari, della fantastica. This text brings together three great intellectuals thanks to the coincidence of ideas with regard the themes of the city as a field of social forces. This intellectual affinity is a pretext for proposing a reasoning on three points which, their respective cultural po- sitions seem to me highlight strongly. The first concerns the variability of the city, the role of chaos in learning processes and, as a result, the role of the project and of the designer, of cities or stories; all in a anticipation of the studies on complexity applied to the urban environment. The second refers to the idea of an open city, or a word for everyone, which underlies a moral vision of intellectual work that has to do, not with personal genius, but with the representation of a collective wish. The third one looks at didactics not as a transmission of codified knowledge, but as a path of liberation of fantasy or, in the words of Rodari, of the fantastic.
2021
21
4
17
Iacopo Zetti
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