Gli esordi di Luca Signorelli, nato a Cortona intorno al 1450, sono ancora piuttosto nebulosi, a causa dell'indisponibilità delle prime opere citate da diversi documenti e dalla biografia del Vasari. La sua formazione con Piero della Francesca, tuttavia, è confermata da alcuni dipinti che Bernard Berenson (1926) attribuì alla prima attività del maestro: la “Madonna col Bambino e un angelo” del Boston Museum of Fine Arts, il frammentario “San Paolo” affrescato nel 1474, insieme ad altre figure andate perdute, sulla Torre del Vescovo a Città di Castello, la “Madonna col Bambino e angeli” della Christ Church Picture Gallery di Oxford e la “Madonna col Bambino” della Galleria di Palazzo Cini a Venezia, nota come “Madonna Villamarina”. A metà degli anni Settanta del Quattrocento, però, oltre a seguire la strada tracciata da Piero della Francesca tra Arezzo e Urbino, Signorelli si aprì nuovi orizzonti anche verso Siena, come attestano alcune ricevute dell'Ospedale di Santa Maria della Scala da cui si apprende anche che, per intervento dello scultore Urbano da Cortona, il rettore Niccolò Ricoveri gli aveva commissionato una tavola. L'acquirente, tuttavia, non dovette apprezzare il dipinto, che Signorelli dovette quindi vendere autonomamente; non si conosce, infatti, il suo destino. Si tratta comunque di un'informazione preziosa perché testimonia i primi rapporti di Signorelli con l'ambiente artistico senese e, in particolare, con l'Ospedale di Santa Maria della Scala, all'epoca impegnato nella ristrutturazione della chiesa della Santissima Annunziata. Questo cantiere vide il coinvolgimento di diversi maestri: oltre a Urbano da Cortona, che si era stabilito a Siena e aveva preso in simpatia il suo conterraneo, c'era anche Francesco di Giorgio, con cui Signorelli avrebbe condiviso molte esperienze nel corso della carriera. Nell'arco di una decina d'anni Luca deve avere dipinto anche la “Madonna della Misericordia con San Sebastiano e San Bernardino da Siena”, oggi conservata al Museo Diocesano di Pienza: una pala d'altare che proviene dalla chiesa di San Francesco e che, dato il soggetto, sembra essere stata commissionata come una sorta di talismano per allontanare la peste, forse a valle dell'epidemia del 1478. Finora considerata come un lavoro di bottega della maturità signorelliana,, quest'opera deve in realtà risalire ai primi anni Ottanta del Quattrocento, quando Signorelli era ormai ben radicato nell'area della Val di Chiana da cui Pienza non è lontana. Si può infatti notare un profondo dialogo con la pittura di Bartolomeo della Gatta: il grande maestro con cui Signorelli affrescò il “Testamento e morte di Mosè” nella Cappella Sistina nel 1482. The beginnings of Luca Signorelli, born in Cortona around 1450, are still quite nebulous, due to the unavailability of the early works cited by several documents and by Vasari’s biography. His training with Piero della Francesca, however, is confirmed by several paintings that Bernard Berenson (1926) attributes to the master’s early activity: the ‘Madonna and Child and an angel’ from the Boston Museum of Fine Arts, the fragmentary ‘Saint Paul’ frescoed in 1474, along with other figures that have been lost, on the Torre del Vescovo in Città di Castello, the ‘Madonna and Child and angels’ from the Christ Church Picture Gallery of Oxford, and the ‘Madonna and Child’ from the Galleria di Palazzo Cini in Venice, known as the “Madonna Villamarina”. In the mid-1470s, however, in addition to following the road laid out by Piero della Francesca between Arezzo and Urbino, Signorelli also opened up new horizons towards Siena, attested by several receipts from the Hospital of Santa Maria della Scala from which we also learn that through the intervention of the sculptor Urbano da Cortona, rector Niccolò Ricoveri had commissioned a panel painting from him. The buyer, however, must have not liked the painting and Signorelli had to sell it on his own; indeed, its destiny is unknown. Notwithstanding, this is a precious piece of information because it testifies to Signorelli’s early relations with the art milieu of Siena and, in particular, with the Hospital of Santa Maria della Scala, which was at that time engaged in remodelling the church of Santissima Annunziata. This construction site saw the involvement of various masters: in addition to Urbano da Cortona who had settled here and had taken a liking to his fellow countryman, there was also Francesco di Giorgio with whom Signorelli would share many experiences in the course of his career. In the span of about ten years Signorelli must have also painted the ‘Madonna of Mercy with Saint Sebastian and Saint Bernardino of Siena’ now in the Museo Diocesano of Pienza: an altarpiece that comes from the church of San Francesco and, given its subject, seems to have been commissioned as a sort of talisman to ward off the plague, perhaps downstream of the epidemic of 1478. Until now considered a mature bottega creation, this work must in truth hail from the early 1480s when Signorelli was by then well-established in the Val di Chiana area that Pienza is not far from. We can indeed note a profound dialogue with the painting of Bartolomeo della Gatta: the great master with whom Signorelli frescoed the ‘Testament and Death of Moses’ in the Sistine Chapel in 1482.
Due note sul giovane Luca Signorelli: un documento senese del 1475 e la ‘Madonna della Misericordia’ di Pienza, in “Prospettiva”, 178, 2020, pp. 39-68 / Gabriele Fattorini. - In: PROSPETTIVA. - ISSN 0394-0802. - STAMPA. - 178:(2021), pp. 39-68.
Due note sul giovane Luca Signorelli: un documento senese del 1475 e la ‘Madonna della Misericordia’ di Pienza, in “Prospettiva”, 178, 2020, pp. 39-68
Gabriele Fattorini
2021
Abstract
Gli esordi di Luca Signorelli, nato a Cortona intorno al 1450, sono ancora piuttosto nebulosi, a causa dell'indisponibilità delle prime opere citate da diversi documenti e dalla biografia del Vasari. La sua formazione con Piero della Francesca, tuttavia, è confermata da alcuni dipinti che Bernard Berenson (1926) attribuì alla prima attività del maestro: la “Madonna col Bambino e un angelo” del Boston Museum of Fine Arts, il frammentario “San Paolo” affrescato nel 1474, insieme ad altre figure andate perdute, sulla Torre del Vescovo a Città di Castello, la “Madonna col Bambino e angeli” della Christ Church Picture Gallery di Oxford e la “Madonna col Bambino” della Galleria di Palazzo Cini a Venezia, nota come “Madonna Villamarina”. A metà degli anni Settanta del Quattrocento, però, oltre a seguire la strada tracciata da Piero della Francesca tra Arezzo e Urbino, Signorelli si aprì nuovi orizzonti anche verso Siena, come attestano alcune ricevute dell'Ospedale di Santa Maria della Scala da cui si apprende anche che, per intervento dello scultore Urbano da Cortona, il rettore Niccolò Ricoveri gli aveva commissionato una tavola. L'acquirente, tuttavia, non dovette apprezzare il dipinto, che Signorelli dovette quindi vendere autonomamente; non si conosce, infatti, il suo destino. Si tratta comunque di un'informazione preziosa perché testimonia i primi rapporti di Signorelli con l'ambiente artistico senese e, in particolare, con l'Ospedale di Santa Maria della Scala, all'epoca impegnato nella ristrutturazione della chiesa della Santissima Annunziata. Questo cantiere vide il coinvolgimento di diversi maestri: oltre a Urbano da Cortona, che si era stabilito a Siena e aveva preso in simpatia il suo conterraneo, c'era anche Francesco di Giorgio, con cui Signorelli avrebbe condiviso molte esperienze nel corso della carriera. Nell'arco di una decina d'anni Luca deve avere dipinto anche la “Madonna della Misericordia con San Sebastiano e San Bernardino da Siena”, oggi conservata al Museo Diocesano di Pienza: una pala d'altare che proviene dalla chiesa di San Francesco e che, dato il soggetto, sembra essere stata commissionata come una sorta di talismano per allontanare la peste, forse a valle dell'epidemia del 1478. Finora considerata come un lavoro di bottega della maturità signorelliana,, quest'opera deve in realtà risalire ai primi anni Ottanta del Quattrocento, quando Signorelli era ormai ben radicato nell'area della Val di Chiana da cui Pienza non è lontana. Si può infatti notare un profondo dialogo con la pittura di Bartolomeo della Gatta: il grande maestro con cui Signorelli affrescò il “Testamento e morte di Mosè” nella Cappella Sistina nel 1482. The beginnings of Luca Signorelli, born in Cortona around 1450, are still quite nebulous, due to the unavailability of the early works cited by several documents and by Vasari’s biography. His training with Piero della Francesca, however, is confirmed by several paintings that Bernard Berenson (1926) attributes to the master’s early activity: the ‘Madonna and Child and an angel’ from the Boston Museum of Fine Arts, the fragmentary ‘Saint Paul’ frescoed in 1474, along with other figures that have been lost, on the Torre del Vescovo in Città di Castello, the ‘Madonna and Child and angels’ from the Christ Church Picture Gallery of Oxford, and the ‘Madonna and Child’ from the Galleria di Palazzo Cini in Venice, known as the “Madonna Villamarina”. In the mid-1470s, however, in addition to following the road laid out by Piero della Francesca between Arezzo and Urbino, Signorelli also opened up new horizons towards Siena, attested by several receipts from the Hospital of Santa Maria della Scala from which we also learn that through the intervention of the sculptor Urbano da Cortona, rector Niccolò Ricoveri had commissioned a panel painting from him. The buyer, however, must have not liked the painting and Signorelli had to sell it on his own; indeed, its destiny is unknown. Notwithstanding, this is a precious piece of information because it testifies to Signorelli’s early relations with the art milieu of Siena and, in particular, with the Hospital of Santa Maria della Scala, which was at that time engaged in remodelling the church of Santissima Annunziata. This construction site saw the involvement of various masters: in addition to Urbano da Cortona who had settled here and had taken a liking to his fellow countryman, there was also Francesco di Giorgio with whom Signorelli would share many experiences in the course of his career. In the span of about ten years Signorelli must have also painted the ‘Madonna of Mercy with Saint Sebastian and Saint Bernardino of Siena’ now in the Museo Diocesano of Pienza: an altarpiece that comes from the church of San Francesco and, given its subject, seems to have been commissioned as a sort of talisman to ward off the plague, perhaps downstream of the epidemic of 1478. Until now considered a mature bottega creation, this work must in truth hail from the early 1480s when Signorelli was by then well-established in the Val di Chiana area that Pienza is not far from. We can indeed note a profound dialogue with the painting of Bartolomeo della Gatta: the great master with whom Signorelli frescoed the ‘Testament and Death of Moses’ in the Sistine Chapel in 1482.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
FATTORINI Signorelli Prospettiva 178.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
2.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.35 MB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



