L’epoca “eroica” delle ferrovie vide il proliferare, nel territorio compreso fra Toscana, Romagna, Umbria e Marche, dei progetti di realizzazione di strade ferrate transappenniniche strenuamente sostenuti da amministrazioni e parlamentari locali, convinti che le nuove linee avrebbero portato grandi benefici alle comunità interessate dalle nuove costruzioni. L’acceso dibattito che ne scaturì portò alla scelta, sulla base di considerazioni non soltanto orografiche, tecniche ed economiche, della linea Faenza-Firenze, l’unica poi effettivamente costruita. Nel contributo si intende, in particolare, analizzare la storia dei progetti di linee transappenniniche tra Arezzo e la Romagna, utilizzando come fonti principali della ricerca, oltre che i vari progetti di ferrovie rimasti sulla carta, la pubblicistica locale e gli atti parlamentari. Attraverso un’analisi dettagliata delle fonti storiche e tecniche, l’articolo evidenzia il ruolo delle élite locali nella progettazione infrastrutturale e riflette sul valore delle ferrovie come elemento di modernizzazione territoriale. Nell'articolo, inoltre, si sottolinea l’attuale interesse per il riutilizzo delle linee ferroviarie storiche, sia in chiave turistica che come strumento di valorizzazione del patrimonio territoriale.
Una ferrovia rimasta sulla carta. La transappenninica tra Arezzo e la Romagna tra geografia, storia e progetti / Berti, Camillo. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA. - ISSN 1121-7820. - STAMPA. - serie 14, 4:(2021), pp. 73-93. [10.36253/bsgi-1301]
Una ferrovia rimasta sulla carta. La transappenninica tra Arezzo e la Romagna tra geografia, storia e progetti
Berti, Camillo
2021
Abstract
L’epoca “eroica” delle ferrovie vide il proliferare, nel territorio compreso fra Toscana, Romagna, Umbria e Marche, dei progetti di realizzazione di strade ferrate transappenniniche strenuamente sostenuti da amministrazioni e parlamentari locali, convinti che le nuove linee avrebbero portato grandi benefici alle comunità interessate dalle nuove costruzioni. L’acceso dibattito che ne scaturì portò alla scelta, sulla base di considerazioni non soltanto orografiche, tecniche ed economiche, della linea Faenza-Firenze, l’unica poi effettivamente costruita. Nel contributo si intende, in particolare, analizzare la storia dei progetti di linee transappenniniche tra Arezzo e la Romagna, utilizzando come fonti principali della ricerca, oltre che i vari progetti di ferrovie rimasti sulla carta, la pubblicistica locale e gli atti parlamentari. Attraverso un’analisi dettagliata delle fonti storiche e tecniche, l’articolo evidenzia il ruolo delle élite locali nella progettazione infrastrutturale e riflette sul valore delle ferrovie come elemento di modernizzazione territoriale. Nell'articolo, inoltre, si sottolinea l’attuale interesse per il riutilizzo delle linee ferroviarie storiche, sia in chiave turistica che come strumento di valorizzazione del patrimonio territoriale.| File | Dimensione | Formato | |
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