Il volume raccoglie i risultati in fieri di un percorso di ricerca e riflessione critica su “Aree interne e marginalizzate: geografie e alleanze per nuove Politiche di Coesione”, che si sta sviluppando a partire dal dibattito sugli esiti della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), sia in ambito accademico che attraverso il confronto con players territoriali. Come in larga parte del contesto europeo, anche in Italia i processi di polarizzazione insediativa e le dinamiche di trasformazione intorno ad aree urbane centrali – dove si addensano innovazione tecnologica, hub infrastrutturali, attività terziarie e produttive e catalizzatori socio-culturali – si sono accompagnate al progressivo depauperamento e spopolamento di ampie porzioni del territorio e all’inasprirsi di disuguaglianze sociali, marginalizzazione sociale ed economica, squilibri ambientali (Perrone et al., 2021). La geografia di tali diseguaglianze oggi si articola in molte e diverse situazioni spaziali e condizioni di perifericità, che variamente si estendono dai bordi di aree urbane e metropolitane, ai territori della dispersione, agli ambiti rurali e montani (Marchigiani, 2020; Oppido et al., 2020). Nella precedente stagione della programmazione europea e nazionale, la volontà di cercare di invertire questi processi ha orientato la Strategia Nazionale per le Aree Interne, intesa quale contraltare delle politiche per le città e le aree metropolitane. L’urgenza di mantenere tali istanze al centro delle politiche per la coesione territoriale (ampliandone altresì le ricadute spaziali) è stata riportata alla ribalta dai discorsi che hanno accompagnato l’emergenza connessa alla pandemia di Covid-19. In questi discorsi, l’appello a nuovi ritmi e stili di vita e alla riscoperta di borghi e villaggi sovente appare ancora privo di una solida base critica, attenta alle domande dei territori, alle loro diverse emergenze e crisi, in primis sociali, economiche, ambientali ma anche infrastrutturali e funzionali (Marchigiani et al., 2020). Nello specifico, questo numero speciale ospita una riflessione collettiva sulle aree a diversa marginalità presenti nel nostro Paese, interrogandosi su strumenti e approcci utili a riperimetrare territori, riformulare temi e ambiti per progettualità pilota, ridisegnare i processi decisionali e di governance, promuovere consapevolezza e innovazione sociale, interpretare gli impatti delle politiche in itinere e attese.
Introduzione. Uno sguardo “fuori baricentro” sulle aree interne / G. Esposito de Vita, E. Marchigiani, C. Perrone. - In: BDC. - ISSN 2284-4732. - ELETTRONICO. - 21:(2021), pp. 175-179. [10.6093/2284-4732/9118]
Introduzione. Uno sguardo “fuori baricentro” sulle aree interne
C. PerroneWriting – Review & Editing
2021
Abstract
Il volume raccoglie i risultati in fieri di un percorso di ricerca e riflessione critica su “Aree interne e marginalizzate: geografie e alleanze per nuove Politiche di Coesione”, che si sta sviluppando a partire dal dibattito sugli esiti della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), sia in ambito accademico che attraverso il confronto con players territoriali. Come in larga parte del contesto europeo, anche in Italia i processi di polarizzazione insediativa e le dinamiche di trasformazione intorno ad aree urbane centrali – dove si addensano innovazione tecnologica, hub infrastrutturali, attività terziarie e produttive e catalizzatori socio-culturali – si sono accompagnate al progressivo depauperamento e spopolamento di ampie porzioni del territorio e all’inasprirsi di disuguaglianze sociali, marginalizzazione sociale ed economica, squilibri ambientali (Perrone et al., 2021). La geografia di tali diseguaglianze oggi si articola in molte e diverse situazioni spaziali e condizioni di perifericità, che variamente si estendono dai bordi di aree urbane e metropolitane, ai territori della dispersione, agli ambiti rurali e montani (Marchigiani, 2020; Oppido et al., 2020). Nella precedente stagione della programmazione europea e nazionale, la volontà di cercare di invertire questi processi ha orientato la Strategia Nazionale per le Aree Interne, intesa quale contraltare delle politiche per le città e le aree metropolitane. L’urgenza di mantenere tali istanze al centro delle politiche per la coesione territoriale (ampliandone altresì le ricadute spaziali) è stata riportata alla ribalta dai discorsi che hanno accompagnato l’emergenza connessa alla pandemia di Covid-19. In questi discorsi, l’appello a nuovi ritmi e stili di vita e alla riscoperta di borghi e villaggi sovente appare ancora privo di una solida base critica, attenta alle domande dei territori, alle loro diverse emergenze e crisi, in primis sociali, economiche, ambientali ma anche infrastrutturali e funzionali (Marchigiani et al., 2020). Nello specifico, questo numero speciale ospita una riflessione collettiva sulle aree a diversa marginalità presenti nel nostro Paese, interrogandosi su strumenti e approcci utili a riperimetrare territori, riformulare temi e ambiti per progettualità pilota, ridisegnare i processi decisionali e di governance, promuovere consapevolezza e innovazione sociale, interpretare gli impatti delle politiche in itinere e attese.File | Dimensione | Formato | |
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