Le conseguenze del lockdown sul settore manifatturiero della moda sono state, senza dubbio, pesanti; la disamina dei dati relativi a marzo 2020 attesta che la produzione (specie nei settori pelle/cuoio, confezione/abbigliamento) ha subito un consistente calo dovuto all’imposizione degli obblighi di quarantena, all’interruzione dell’attività lavorativa e produttiva, alla difficoltà nel reperire le materie prime provenienti spesso da Paesi stranieri anch’essi colpiti dalla pandemia o, comunque, non raggiungibili a causa della parziale o totale chiusura delle vie di comunicazione, nonché a una forte contrazione della domanda da parte dei consumatori. Di fatto le norme imposte dal governo per il contenimento del contagio hanno momentaneamente paralizzato l’industria della moda Made in Italy che rappresenta il 4% del PIL. Poiché la crisi ha colpito, e continuerà a colpire, tutti “gli anelli della filiera moda”, la ricerca intende suggerire possibili cambiamenti organizzativi e nuove ed efficaci connessioni a vari livelli al fine di superare, o almeno contenere, gli effetti devastanti sul settore che, in questo momento caratterizzato dalla recrudescenza dell’epidemia, risultano solo in parte prevedibili. Con un rovesciamento di prospettiva, il presente lavoro vuole inoltre mostrare come proprio l’esigenza di contrastare la crisi stia favorendo la sperimentazione di nuovi modelli produttivi in cui sostenibilità e circolarità diventano parte integrante del processo di progettazione e creazione.

Connessioni globali per una ripresa sostenibile del Sistema Moda / Elisabetta Benelli, Jurji Filieri, Francesca Filippi. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 564-573. (Intervento presentato al convegno Design per Connettere. Persone, patrimoni, processi, Palermo, 25/26 febbraio 2021.).

Connessioni globali per una ripresa sostenibile del Sistema Moda

Elisabetta Benelli;Jurji Filieri;Francesca Filippi
2022

Abstract

Le conseguenze del lockdown sul settore manifatturiero della moda sono state, senza dubbio, pesanti; la disamina dei dati relativi a marzo 2020 attesta che la produzione (specie nei settori pelle/cuoio, confezione/abbigliamento) ha subito un consistente calo dovuto all’imposizione degli obblighi di quarantena, all’interruzione dell’attività lavorativa e produttiva, alla difficoltà nel reperire le materie prime provenienti spesso da Paesi stranieri anch’essi colpiti dalla pandemia o, comunque, non raggiungibili a causa della parziale o totale chiusura delle vie di comunicazione, nonché a una forte contrazione della domanda da parte dei consumatori. Di fatto le norme imposte dal governo per il contenimento del contagio hanno momentaneamente paralizzato l’industria della moda Made in Italy che rappresenta il 4% del PIL. Poiché la crisi ha colpito, e continuerà a colpire, tutti “gli anelli della filiera moda”, la ricerca intende suggerire possibili cambiamenti organizzativi e nuove ed efficaci connessioni a vari livelli al fine di superare, o almeno contenere, gli effetti devastanti sul settore che, in questo momento caratterizzato dalla recrudescenza dell’epidemia, risultano solo in parte prevedibili. Con un rovesciamento di prospettiva, il presente lavoro vuole inoltre mostrare come proprio l’esigenza di contrastare la crisi stia favorendo la sperimentazione di nuovi modelli produttivi in cui sostenibilità e circolarità diventano parte integrante del processo di progettazione e creazione.
2022
Design per Connettere. Persone, patrimoni, processi.
Design per Connettere. Persone, patrimoni, processi, Palermo, 25/26 febbraio 2021.
Elisabetta Benelli, Jurji Filieri, Francesca Filippi
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