Questo intervento si propone di comunicare i primi risultati di un lavoro di ricerca, ancora in corso, sull'Arte della Lana fiorentina e in particolare sulle scelte aziendali che gli operatori adottarono in un periodo di estrema difficoltà per il settore. Attraverso un'analisi degli aspetti della manifattura laniera della città gigliata si tenderà a confermare l'ipotesi secondo la quale la crisi che colpì inesorabilmente l'Arte della Lana nei primi anni del Seicento non fu dovuta solo a fenomeni congiunturali, ma ebbe carattere strutturale. I cambiamenti intervenuti negli equilibri economici internazionali durante la prima Età Moderna avevano reso il modello produttivo fiorentino, che si basava su un'organizzazione sostanzialmente urbana, incapace di sostenere la concorrenza degli operatori nord europei; la capacità di offrire prodotti di successo a prezzi competitivi unita alla schiacciante superiorità nel commercio marittimo condannarono la gloriosa manifattura toscana a un futuro di basso profilo e dalle modeste ambizioni. Ciò nonostante, lo spirito di adattamento e la capacità di innovazione non abbandonarono le Compagnie fiorentine e proprio gli ultimi decenni di splendore furono teatro di sperimentazioni originali.

Note sulla decadenza dell'Arte della Lana a Firenze nel Cinquecento / francesco ammannati. - ELETTRONICO. - (2009), pp. 236-255. (Intervento presentato al convegno “Imprenditorialità e sviluppo economico. Il caso italiano (secc. XIII-XX)”, Società Italiana degli Storici Economici, Università Bocconi, 14-15 novembre tenutosi a Milano nel 14-15 novembre 2008).

Note sulla decadenza dell'Arte della Lana a Firenze nel Cinquecento

francesco ammannati
2009

Abstract

Questo intervento si propone di comunicare i primi risultati di un lavoro di ricerca, ancora in corso, sull'Arte della Lana fiorentina e in particolare sulle scelte aziendali che gli operatori adottarono in un periodo di estrema difficoltà per il settore. Attraverso un'analisi degli aspetti della manifattura laniera della città gigliata si tenderà a confermare l'ipotesi secondo la quale la crisi che colpì inesorabilmente l'Arte della Lana nei primi anni del Seicento non fu dovuta solo a fenomeni congiunturali, ma ebbe carattere strutturale. I cambiamenti intervenuti negli equilibri economici internazionali durante la prima Età Moderna avevano reso il modello produttivo fiorentino, che si basava su un'organizzazione sostanzialmente urbana, incapace di sostenere la concorrenza degli operatori nord europei; la capacità di offrire prodotti di successo a prezzi competitivi unita alla schiacciante superiorità nel commercio marittimo condannarono la gloriosa manifattura toscana a un futuro di basso profilo e dalle modeste ambizioni. Ciò nonostante, lo spirito di adattamento e la capacità di innovazione non abbandonarono le Compagnie fiorentine e proprio gli ultimi decenni di splendore furono teatro di sperimentazioni originali.
2009
Imprenditorialità e sviluppo economico. Il caso italiano (secc. XIII-XX)
“Imprenditorialità e sviluppo economico. Il caso italiano (secc. XIII-XX)”, Società Italiana degli Storici Economici, Università Bocconi, 14-15 novembre
Milano
14-15 novembre 2008
francesco ammannati
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