Le praterie sono tra gli ecosistemi più diffusi al mondo e si stima che in questi ecosistemi sia conservato circa un terzo del carbonio presente sul pianeta. Nelle Alpi, in particolare, le praterie naturali, i pascoli e i prati sono componenti essenziali del territorio montano. Tuttavia, negli ultimi decenni diversi fattori socio-economici hanno portato a importanti cambiamenti nella gestione dei pascoli alpini, che in combinazione con i cambiamenti climatici mettono a rischio il funzionamento di queste risorse e i servizi ecosistemici che possono fornire, tra cui la produzione agroalimentare. Il progetto LIFE PASTORALP (Pastures vulnerability and adaptation strategy to climate change impacts in the Alps, LIFE16 CCA/IT/000060), avviato nel 2017, mira ad indagare la vulnerabilità e aumentare la resilienza dell’agricoltura di montagna, valutando e testando misure di adattamento dei pascoli alpini ai cambiamenti climatici. Il progetto è condotto in due aree di studio rappresentative del territorio alpino: il Parc National des Écrins, in Francia, e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, in Italia. Il progetto PASTORALP si sviluppa in diverse azioni, tra cui una prima fase di raccolta dei dati, l’analisi della distribuzione delle tipologie dei pascoli nelle due aree di studio, l’analisi delle attuali politiche nazionali ed europee sulle attività agrosilvopastorali e sull’adattamento ai cambiamenti climatici. Inoltre, nel corso del progetto è stato utilizzato un approccio modellistico per stimare la vulnerabilità dei pascoli analizzati ai cambiamenti climatici e testare l’effetto delle diverse pratiche di gestione. In particolare, in questo studio verrà presentato il percorso che ha portato all’identificazione e alla selezione di misure e strategie di gestione dei pascoli alpini che consentano l’adattamento ai cambiamenti climatici e al contempo permettano la sostenibilità socioeconomica di questo settore. Le strategie identificate (37 di tipo tecnico e 24 di tipo politico) prevedono una formazione mirata agli allevatori, per quanto riguarda tanto la gestione delle mandrie (ad esempio tramite pascolamento turnato, pascolo in bosco o di specie legnose, acquisto di fieno e foraggio dal fondovalle, ecc.) quanto il ripristino di bacini o sistemi di adduzione per aumentare la disponibilità idrica per l’abbeveramento del bestiame in periodi di siccità, tenendo anche in considerazione la conservazione della biodiversità. Di ogni strategia identificata è stata analizzata la potenziale replicabilità in altri contesti pastorali montani simili a quelli delle due aree protette analizzate. Infine, verrà illustrata la tool platform del progetto PASTORALP, sviluppata per supportare stakeholder a diverso livello e promuovere le strategie di adattamento anche in altre regioni di montagna dell’Unione Europea, garantendo la condivisione e la replicabilità delle metodologie proposte.
Identificazione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici per i pascoli di montagna: i primi risultati del progetto PASTORALP / Galvagno M, Bassignana M, Della-Vedova M, Piccot A, Viterbi R, Varese P, Ghidotti S, Schaussod S, Tonetti R, Argenti G, Dibari C. - ELETTRONICO. - (2022), pp. N/A-N/A. (Intervento presentato al convegno “Alberi-Foreste-Biodiversità: dal New Green Deal alla Form to Fork Strategy” tenutosi a Orvieto nel 30 Mag - 2 Giu 2022).
Identificazione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici per i pascoli di montagna: i primi risultati del progetto PASTORALP
Argenti G;Dibari C
2022
Abstract
Le praterie sono tra gli ecosistemi più diffusi al mondo e si stima che in questi ecosistemi sia conservato circa un terzo del carbonio presente sul pianeta. Nelle Alpi, in particolare, le praterie naturali, i pascoli e i prati sono componenti essenziali del territorio montano. Tuttavia, negli ultimi decenni diversi fattori socio-economici hanno portato a importanti cambiamenti nella gestione dei pascoli alpini, che in combinazione con i cambiamenti climatici mettono a rischio il funzionamento di queste risorse e i servizi ecosistemici che possono fornire, tra cui la produzione agroalimentare. Il progetto LIFE PASTORALP (Pastures vulnerability and adaptation strategy to climate change impacts in the Alps, LIFE16 CCA/IT/000060), avviato nel 2017, mira ad indagare la vulnerabilità e aumentare la resilienza dell’agricoltura di montagna, valutando e testando misure di adattamento dei pascoli alpini ai cambiamenti climatici. Il progetto è condotto in due aree di studio rappresentative del territorio alpino: il Parc National des Écrins, in Francia, e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, in Italia. Il progetto PASTORALP si sviluppa in diverse azioni, tra cui una prima fase di raccolta dei dati, l’analisi della distribuzione delle tipologie dei pascoli nelle due aree di studio, l’analisi delle attuali politiche nazionali ed europee sulle attività agrosilvopastorali e sull’adattamento ai cambiamenti climatici. Inoltre, nel corso del progetto è stato utilizzato un approccio modellistico per stimare la vulnerabilità dei pascoli analizzati ai cambiamenti climatici e testare l’effetto delle diverse pratiche di gestione. In particolare, in questo studio verrà presentato il percorso che ha portato all’identificazione e alla selezione di misure e strategie di gestione dei pascoli alpini che consentano l’adattamento ai cambiamenti climatici e al contempo permettano la sostenibilità socioeconomica di questo settore. Le strategie identificate (37 di tipo tecnico e 24 di tipo politico) prevedono una formazione mirata agli allevatori, per quanto riguarda tanto la gestione delle mandrie (ad esempio tramite pascolamento turnato, pascolo in bosco o di specie legnose, acquisto di fieno e foraggio dal fondovalle, ecc.) quanto il ripristino di bacini o sistemi di adduzione per aumentare la disponibilità idrica per l’abbeveramento del bestiame in periodi di siccità, tenendo anche in considerazione la conservazione della biodiversità. Di ogni strategia identificata è stata analizzata la potenziale replicabilità in altri contesti pastorali montani simili a quelli delle due aree protette analizzate. Infine, verrà illustrata la tool platform del progetto PASTORALP, sviluppata per supportare stakeholder a diverso livello e promuovere le strategie di adattamento anche in altre regioni di montagna dell’Unione Europea, garantendo la condivisione e la replicabilità delle metodologie proposte.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.