Nel 1729 Giuseppe Riva si stabiliva a Vienna dopo quattordici anni di ininterrotto servizio come inviato estense a Londra. Il suo eccessivo coinvolgimento nelle questioni musicali interne alla società londinese gli aveva valso quel trasferimento, voluto dal duca di Modena in persona. Nella nuova residenza viennese, grazie all’amicizia con il poeta Pietro Metastasio e con il disegnatore e costumista teatrale Daniele Antonio Bertoli, la passione del diplomatico per la musica e le arti trovò terreno fertile nella vivace vita culturale e spettacolare della corte cesarea. Uomo di erudizione raffinata, interlocutore privilegiato di Ludovico Antonio Muratori, Riva fu al centro di una fitta rete di scambi e contatti epistolari tra mecenati, musici e pittori che trovarono in lui un valido consulente e un intermediario affidabile. Sfogliando i suoi sterminati carteggi, in parte ancora inediti, si accede da un cancello non secondario a quella società cosmopolita di uomini colti e di gusto che trattavano quotidianamente di oggetti d’arte, si dilettavano nei teatri e nelle sale da concerto, frequentavano artisti, compositori e cantanti d’opera di fama internazionale. La star veneziana Faustina Bordoni, il di lei promesso sposo Hasse, la rivale Cuzzoni, i ritratti di ‘Apelle’ Bertoli e le esibizioni applauditissime del castrato Felice Salimbeni affiorano come vividi frammenti tra le carte dell’inesauribile corrispondenza del diplomatico Riva, confermandolo personalità di primissimo piano meritevole di nuove indagini a fronte di un profilo ancora sfuggente.
Un diplomatico a Vienna: mecenati, musici e artisti nella corrispondenza di Giuseppe Riva (1729–1739) / Gianluca Stefani. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 33-33. ( Patrons, Intermediaries and Venetian Artists in Vienna and Imperial Domains (1650–1750) Ljubljana 24-26 settembre 2020).
Un diplomatico a Vienna: mecenati, musici e artisti nella corrispondenza di Giuseppe Riva (1729–1739)
Gianluca Stefani
2020
Abstract
Nel 1729 Giuseppe Riva si stabiliva a Vienna dopo quattordici anni di ininterrotto servizio come inviato estense a Londra. Il suo eccessivo coinvolgimento nelle questioni musicali interne alla società londinese gli aveva valso quel trasferimento, voluto dal duca di Modena in persona. Nella nuova residenza viennese, grazie all’amicizia con il poeta Pietro Metastasio e con il disegnatore e costumista teatrale Daniele Antonio Bertoli, la passione del diplomatico per la musica e le arti trovò terreno fertile nella vivace vita culturale e spettacolare della corte cesarea. Uomo di erudizione raffinata, interlocutore privilegiato di Ludovico Antonio Muratori, Riva fu al centro di una fitta rete di scambi e contatti epistolari tra mecenati, musici e pittori che trovarono in lui un valido consulente e un intermediario affidabile. Sfogliando i suoi sterminati carteggi, in parte ancora inediti, si accede da un cancello non secondario a quella società cosmopolita di uomini colti e di gusto che trattavano quotidianamente di oggetti d’arte, si dilettavano nei teatri e nelle sale da concerto, frequentavano artisti, compositori e cantanti d’opera di fama internazionale. La star veneziana Faustina Bordoni, il di lei promesso sposo Hasse, la rivale Cuzzoni, i ritratti di ‘Apelle’ Bertoli e le esibizioni applauditissime del castrato Felice Salimbeni affiorano come vividi frammenti tra le carte dell’inesauribile corrispondenza del diplomatico Riva, confermandolo personalità di primissimo piano meritevole di nuove indagini a fronte di un profilo ancora sfuggente.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



