In questo saggio abbiamo provato a ricostruire come i mercanti-banchieri risposero a una nuova necessità contabile che prese corpo nel XVI secolo in concomitanza con la crescita del debito pubblico dei nascenti stati moderni. In particolare abbiamo esaminato il contesto della Lione cinquecentesca, capitale finanziaria del tempo, dove molti operatori economici cominciarono ad acquistare e vendere cartelle del debito governativo anche per conto di terzi. Divenne così fondamentale costruire un sistema di conti che rispondesse alla necessità di seguire il piano di ammortamento previsto dalla corona e l’evoluzione dei loro portafogli titoli. I toscani riuscirono a strutturare una contabilità piuttosto semplice, dotata di alcuni conti specializzati come il cosiddetto conto dei Tempi e quello dei Doni, che consentivano di tenere aggiornate e sotto controllo le posizioni aperte verso la Tesoreria reale e nei confronti dei clienti. Si trattava di scritture che si inquadravano nel sistema tenuto in Partita Doppia.

La gestione di un portafoglio titoli nella contabilità cinquecentesca / Angela Orlandi. - In: STORIA ECONOMICA. - ISSN 1824-5064. - STAMPA. - XXIV:(2021), pp. 45-72.

La gestione di un portafoglio titoli nella contabilità cinquecentesca

Angela Orlandi
2021

Abstract

In questo saggio abbiamo provato a ricostruire come i mercanti-banchieri risposero a una nuova necessità contabile che prese corpo nel XVI secolo in concomitanza con la crescita del debito pubblico dei nascenti stati moderni. In particolare abbiamo esaminato il contesto della Lione cinquecentesca, capitale finanziaria del tempo, dove molti operatori economici cominciarono ad acquistare e vendere cartelle del debito governativo anche per conto di terzi. Divenne così fondamentale costruire un sistema di conti che rispondesse alla necessità di seguire il piano di ammortamento previsto dalla corona e l’evoluzione dei loro portafogli titoli. I toscani riuscirono a strutturare una contabilità piuttosto semplice, dotata di alcuni conti specializzati come il cosiddetto conto dei Tempi e quello dei Doni, che consentivano di tenere aggiornate e sotto controllo le posizioni aperte verso la Tesoreria reale e nei confronti dei clienti. Si trattava di scritture che si inquadravano nel sistema tenuto in Partita Doppia.
2021
XXIV
45
72
Angela Orlandi
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