Il tema dei rapporti tra fatti e valori occupa un posto di rilievo nel dibattito filosofico contemporaneo e ormai da tempo sono state fortemente ridimensionate le ragioni della dicotomia entro la quale, per tutta la prima metà del Novecento, l’intera questione era stata confinata. Soprattutto nell’ambito dell’etica analitica, l’idea di una frattura tra il dominio dei fatti e il dominio dei valori è stata a lungo dominante e, grazie all’influenza del testo di R.M. Hare The Language and Morals (1952), è rimasta incontrastata sino alle soglie degli anni Sessanta. In radicale controtendenza con questo panorama, nel 1938 usciva il testo di Wolfgang Köhler The Place of Value in a World of Facts, frutto delle William James Lectures tenute negli Stati Uniti dal rappresentante della Gestaltpsychologie, su invito dell’Università di Harvard, tra il 1934 e il 1935. Il saggio prende in esame la prospettiva di Köhler, la critica da questi portata alla dicotomia tra asserti descrittivi e asserti valutativi alla base dello stereotipo (già weberiano) della neutralità e avalutatività della scienza e alla egemonia goduta sulla questione dall’ impostazione neo-empirista facente capo a R. Carnap, A.J. Ayer, H. Reichenbach, C. L. Stevenson.

A proposito di fatti e valori. Wolfgang Köhler e l’arredo del mondo / TOCCAFONDI, Fiorenza. - In: COMPLESSITÀ. - ISSN 2038-0496. - 1/2:(2008), pp. 101-129.

A proposito di fatti e valori. Wolfgang Köhler e l’arredo del mondo

TOCCAFONDI, Fiorenza
2008

Abstract

Il tema dei rapporti tra fatti e valori occupa un posto di rilievo nel dibattito filosofico contemporaneo e ormai da tempo sono state fortemente ridimensionate le ragioni della dicotomia entro la quale, per tutta la prima metà del Novecento, l’intera questione era stata confinata. Soprattutto nell’ambito dell’etica analitica, l’idea di una frattura tra il dominio dei fatti e il dominio dei valori è stata a lungo dominante e, grazie all’influenza del testo di R.M. Hare The Language and Morals (1952), è rimasta incontrastata sino alle soglie degli anni Sessanta. In radicale controtendenza con questo panorama, nel 1938 usciva il testo di Wolfgang Köhler The Place of Value in a World of Facts, frutto delle William James Lectures tenute negli Stati Uniti dal rappresentante della Gestaltpsychologie, su invito dell’Università di Harvard, tra il 1934 e il 1935. Il saggio prende in esame la prospettiva di Köhler, la critica da questi portata alla dicotomia tra asserti descrittivi e asserti valutativi alla base dello stereotipo (già weberiano) della neutralità e avalutatività della scienza e alla egemonia goduta sulla questione dall’ impostazione neo-empirista facente capo a R. Carnap, A.J. Ayer, H. Reichenbach, C. L. Stevenson.
2008
1/2
101
129
TOCCAFONDI, Fiorenza
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