Il saggio esamina ruolo e funzione del concordato preventivo nel sistema delle procedure di prevenzione e regolazione della crisi ridisegnato dal D.L. 118 del 2021. In particolare, viene segnalata la potenziale erosione dello spazio applicativo del concordato con continuità aziendale e liquidatorio, che potrebbe conseguire all’introduzione, rispettivamente, delle nuove regole in materia di accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa, da un lato, e dell’istituto del concordato liquidatorio, semplificato per la liquidazione del patrimonio, dall’altro. In tale prospettiva viene considerato anche l’impatto che sono destinati ad avere i più pregnanti doveri di cooperazione imposti ai creditori nell’ambito della composizione negoziata e i corollari sugli esiti delle trattative. Il saggio si conclude con alcune considerazioni relative ad ulteriori novità prefigurate dal Codice della crisi e dell’insolvenza, tra le quali fanno spicco le novità in tema di gruppi di imprese e il limite massimo di durata della sospensione delle azioni esecutive, determinato, nel solco della previsione della Direttiva 1023/2019, nel breve arco temporale di dodici mesi.
Concordato preventivo e ristrutturazione dell’impresa dopo il D.L. n. 118/2021: Que reste-t-il? / N. Abriani. - In: DIRITTO DELLA CRISI. - ISSN 2785-0889. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 0-0.
Concordato preventivo e ristrutturazione dell’impresa dopo il D.L. n. 118/2021: Que reste-t-il?
N. Abriani
2022
Abstract
Il saggio esamina ruolo e funzione del concordato preventivo nel sistema delle procedure di prevenzione e regolazione della crisi ridisegnato dal D.L. 118 del 2021. In particolare, viene segnalata la potenziale erosione dello spazio applicativo del concordato con continuità aziendale e liquidatorio, che potrebbe conseguire all’introduzione, rispettivamente, delle nuove regole in materia di accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa, da un lato, e dell’istituto del concordato liquidatorio, semplificato per la liquidazione del patrimonio, dall’altro. In tale prospettiva viene considerato anche l’impatto che sono destinati ad avere i più pregnanti doveri di cooperazione imposti ai creditori nell’ambito della composizione negoziata e i corollari sugli esiti delle trattative. Il saggio si conclude con alcune considerazioni relative ad ulteriori novità prefigurate dal Codice della crisi e dell’insolvenza, tra le quali fanno spicco le novità in tema di gruppi di imprese e il limite massimo di durata della sospensione delle azioni esecutive, determinato, nel solco della previsione della Direttiva 1023/2019, nel breve arco temporale di dodici mesi.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.