Si tratta di un corpo di fabbrica minuscolo su via Ghiarole Nuova destinato a "Galleria del prodotto ceramico". Il piccolo edificio consente pure di riorganizzare la zona di ingresso al complesso produttivo ponendo ordine in una situazione al momento confusa. Il parcheggio è relegato a sud ed è separato dall'ingresso vero e proprio su cui insiste il nuovo manufatto che funge pure, data la particolare ubicazione, da ingresso pedonale privilegiato alla palazzina uffici preesistente. Si viene a creare un percorso virtuoso che attraversa il manufatto lungo la sua lunghezza. E’ in calcestruzzo a vista sia all'esterno che all'interno (il materiale più neutro possibile), per valorizzare il materiale ceramico esposto. Il percorso "espositivo" è enfatizzato da una teoria di piccoli portali zoppi, a forma di elle, disposti modularmente ma in maniera alternata. Tale successione di elementi strutturali oltre a caratterizzare il percorso riesce a individuare vere e proprie anse espositive che accompagnano il visitatore. L'illuminazione (e ventilazione) naturale avviene esclusivamente dalla copertura tramite coppie di lucernari a shed orientati a nord, che oltre a garantire l'uniformità della illuminazione naturale contribuiscono a rendere il luogo “prezioso” e “segreto”.

Galleria del "Prodotto" per una industria ceramica, Fiorano, Modena (con Giovanni Manfredini) / Alberto Manfredini. - (2003).

Galleria del "Prodotto" per una industria ceramica, Fiorano, Modena (con Giovanni Manfredini)

Alberto Manfredini
2003

Abstract

Si tratta di un corpo di fabbrica minuscolo su via Ghiarole Nuova destinato a "Galleria del prodotto ceramico". Il piccolo edificio consente pure di riorganizzare la zona di ingresso al complesso produttivo ponendo ordine in una situazione al momento confusa. Il parcheggio è relegato a sud ed è separato dall'ingresso vero e proprio su cui insiste il nuovo manufatto che funge pure, data la particolare ubicazione, da ingresso pedonale privilegiato alla palazzina uffici preesistente. Si viene a creare un percorso virtuoso che attraversa il manufatto lungo la sua lunghezza. E’ in calcestruzzo a vista sia all'esterno che all'interno (il materiale più neutro possibile), per valorizzare il materiale ceramico esposto. Il percorso "espositivo" è enfatizzato da una teoria di piccoli portali zoppi, a forma di elle, disposti modularmente ma in maniera alternata. Tale successione di elementi strutturali oltre a caratterizzare il percorso riesce a individuare vere e proprie anse espositive che accompagnano il visitatore. L'illuminazione (e ventilazione) naturale avviene esclusivamente dalla copertura tramite coppie di lucernari a shed orientati a nord, che oltre a garantire l'uniformità della illuminazione naturale contribuiscono a rendere il luogo “prezioso” e “segreto”.
2003
Alberto Manfredini
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